A giugno sono stati immessi sul mercato italiano complessivamnete (ciclomotori + immatricolato) 41.545 veicoli (-0,32%). Il mercato dei ciclomotori totalizza 2.355 veicoli venduti, pari a un calo del 7,39% sullo stesso mese del 2020, mentre scooter e moto registrano rispettivamente 22.599 (+1,56%) e 16.591 (-1,75%) veicoli immatricolati. Dal confronto con lo stesso mese del 2019 emerge invece una crescita complessiva del 34,9%. Nei primi sei mesi dell’anno ciclomotori, scooter e moto segnano un aumento complessivo del 53,5% pari a 176.360 mezzi targati. Sono i dati diffusi da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). In particolare – sempre su base semestrale – i ciclomotori raggiungono quota 9.809 (+23,8%), gli scooter 92.010 (+56,33%) e le moto 74.541 (+54,95%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019 si registra un complessivo aumento del mercato del 18,7%. L’elettrico chiude il mese di giugno con 1.409 veicoli venduti, pari a una crescita del 108,4%. Positivo anche il progressivo annuo con 5.120 mezzi e una crescita del 29,98%. Anche in questo ambito del mercato, il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva pari al 126,9%. Il presidente dell’associazione dei costruttori Paolo Magri, commentando il trend di mercato, ha parlato di “una sorta di stato di grazia per tutta la mobilità su due ruote, che tuttavia – ha sottolineato – deve fare i conti ancora con alcuni problemi di approvvigionamento dei veicoli dovuti alla mancanza di componenti e alla situazione internazionale dei trasporti navali”. “Per passione, desiderio di libertà e ripartenza e anche per i vantaggi indiscutibili che le due ruote assicurano nella mobilità quotidiana – ha proseguito Magri – registriamo un grande interesse attorno ai prodotti della nostra industria e questo, dopo un anno di stop, consegna a Eicma, l’evento espositivo internazionale del settore che si terrà proprio a Milano il prossimo novembre, un grande valore simbolico e pratico proprio per la sua storica capacità di raccogliere e valorizzare l’attenzione degli appassionati e del comparto. È evidente che il peso specifico delle due ruote sia cresciuto nell’ambito della mobilità, non solo urbana, ed è quindi necessario che le nostre istanze salgano con maggiore attenzione nell’agenda politica delle istituzioni e del legislatore”, ha concluso.