di Cesare Lanza per LaVerità
Federico Chiesa
Domani la Nazionale si gioca l’accesso alle semifinali degli europei contro il Belgio. Per la prima volta, dopo quattro vittorie, non è favorita. Contro l’Austria ha faticato parecchio ma il risolutore è stato Chiesa. E oggi, giustamente, l’attaccante reclama il posto. Per Mancini è molto difficile negarglielo. Dall’inizio o nel corso del match: il dubbio è solo questo.
Kylian Mbappé
Una grande delusione. Ha sbagliato il rigore decisivo, che ha eliminato la Francia campione del mondo. Ma altri numeri sono impietosi: in quattro partite nessun gol e solo un assist, con la Svizzera ha fallito tutti i cross e ha vinto due duelli su otto. Un disastro. Il suo errore ha trascinato nella rovina il ct Didier Deschamps, che forse sarà sostituito da Zidane.
Patrik Schick
Una vicenda opposta è quella dell’attaccante ceco. Si è preso una gigantesca rivincita verso chi ormai lo considerava una mezza figura, in particolare gli allenatori della Roma, incapaci di sfruttarne le qualità. Nel torneo europeo è stato l’artefice dell’ascesa ai quarti della sua squadra. È, nato a Praga, ha solo 25 anni. Contro ogni scettica previsione, la sua quotazione risale alle stelle.
Giuseppe Conte
Era prevedibile: “l’imbucato” della politica italiana è stato schiantato da Grillo, che aveva sfidato incautamente. Se si trattasse di pugilato, oggi si parlerebbe di un autentico ko. L’ex premier non sa valutare i propri limiti. Ha dimenticato di essere diventato premier per caso. Voleva annientare il carismatico fondatore del M5s come un dilettante che sfida il Mike Tyson dei tempi d’oro.
Il vaccino Moderna
La variante Delta spaventa il mondo, Italia compresa. Anche nelle nostre Regioni – eccetto due – si registrano contagi, con il rischio che questa possa diventare prevalente in agosto e provocare una quarta ondata autunnale. Per fortuna, mettendo da parte i soliti allarmismi, molti studi dicono che Moderna sia efficace contro Delta, Beta ed Età.
La Nuova Alitalia
La via crucis non finisce mai. Quando sembra che arrivi una fase di calma, esplodono indiscrezioni preoccupanti. Il governo ha emesso un decreto che fa slittare a dicembre il prestito ponte di 400 milioni. La soluzione è lontana. Basterebbe prendere atto che manca la pecunia, in latino, o la «fresca», in gergo.