Nel 2020, Lamborghini (nella foto, l’a. d. Stephan Winkelmann) ha avviato a recupero il 56% di tutti i rifiuti speciali prodotti dall’attività produttiva evitando quindi che tali materiali di scarto venissero destinati alla discarica o altri processi di smaltimento. Inoltre, nel corso dell’anno, l’azienda ha avviato due progetti di economica circolare che hanno consentito di dare una seconda vita ad alcuni scarti di produzione che invece di essere smaltiti vengono valorizzati diventando nuove risorse con benefici per l’ambiente e per la società. Lo si legge nel nuovo format mensile “Focu5on – 5 things you don’t know about…”: un modo per la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese di raccontarsi attraverso aneddoti e curiosità mai condivisi prima.
La fibra di carbonio, la parte non più industrializzabile, viene consegnata all’Istituto tecnico Experis Academy a Fornovo di Taro che la riutilizza a scopi didattici, con l’obiettivo di formare tecnici esperti nella lavorazione dei materiali compositi in fibra di carbonio. Gli scarti di processo vengono inoltre utilizzati internamente per realizzare sottoprodotti come gadget per i clienti e gli ospiti durante gli eventi organizzati da Lamborghini. Il percorso di sostenibilità ambientale avviato dal Lamborghini nel 2009 ha dato vita a numerosi progetti e condotto a risultati importanti, come le circa 330 tonnellate di CO2 assorbite dal Parco Lamborghini dal 2011 grazie alla piantumazione di 10mila querce. Tra questi, spicca l’ abbattimento annuo di 2000 tonnellate di CO2 grazie a un impianto fotovoltaico di 14.600 mq, il più grande dell’Emilia Romagna. Automobili Lamborghini è inoltre la prima Azienda in Italia del settore Automotive ad avere un impianto di teleriscaldamento, che fornisce annualmente 2.500.000 kWht di energia termica, un quantitativo equivalente al fabbisogno annuo di energia per riscaldare 156 appartamenti da 100mq. Questo sistema fornisce acqua calda da un impianto di cogenerazione alimentato a biogas che si trova a Nonantola (a circa 6 km di distanza). L’acqua calda (85°C) prodotta dalla centrale viene trasportata attraverso tubazioni sotterranee fino allo stabilimento, dove l’energia termica fornita viene impiegata per la climatizzazione dei reparti produttivi e degli uffici. Infine le api e la produzione di miele, come attività di biomonitoraggio ambientale dal 2016. Presente un apiario composto da tredici arnie, con una popolazione di circa 600.000 api di cui 120.000 in volo per il territorio. Tre gli alveari – tra i 13 che compongono l’intero apiario – dedicati alla produzione miele. All’anno vengono prodotti 430 kg di miele certificato a Marchio Lamborghini, distribuito ai dipendenti come pensiero per Natale.