La piattaforma indiana Koo (nella foto, il logo dell’app) starebbe beneficiando indirettamente della messa al bando di Twitter in Nigeria.
Molti nigeriani starebbero infatti migrando su Koo, e in larga parte si tratta di soggetti istituzionali. Su Koo sono stati creati infatti gli account del governo e di vari funzionari governativi.Tutti gli account creati sono stati successivamente verificati con un badge giallo e hanno iniziato a pubblicare aggiornamenti ufficiali regolari. Lo riferisce Agbaje Ayomide in un articolo apparso su Quartz Africa. La pagina del governo della Nigeria avrebbe quasi 50 mila follower: un inezia, rispetto agli 1,4 milioni della sua pagina Twitter; un inizio promettente secondo Aprameya Radhakrishna, amministratore delegato di Koo, che ha dato il benvenuto all’app del governo nigeriano, annunciando anche il suo primo piano di estensione internazionale nel paese più popoloso dell’Africa e l’intenzione di utilizzare le lingue nigeriane locali sull’app. Koo sta sfruttando il vuoto prodotto dal bando scattato per Twitter a vari livelli. Anche i giovani Arewa che guidano i movimenti socio-politici nella parte settentrionale del paese, per esempio, stanno passando alla piattaforma per continuare le conversazioni pubbliche online sui loro interessi. Nel suo articolo Ayomide riporta anche alcuni pareri tecnici. Gli utenti starebbero apprezzando le maggiori funzionalità di Koo, per esempio la possibilità di condividere contenuti su whatsapp in un clic. Whatsapp è la piattaforma social più utilizzata in Nigeria. Se ne serve il 93 per cento degli internauti. Apprezzato anche il limite 400 caratteri di Koo, che offre più margine rispetto ai 280 caratteri di Twitter.
Olumide Glowville, un analista di social media e stratega dei contenuti nigeriano, non crede tuttavia che Koo riuscirà a soppiantare Twitter.
Almeno fino a quando non avrà il placet dei migliori influencer, celebrità, opinion leader, creatori di contenuti e persino politici, e questo in una dimensione sovranazionale. Babatunde Akin-Moses, analista e ceo di politiche economiche e tecnologiche di Sycamore Ng, società di servizi finanziari, dice: “Koo non è una piattaforma efficace per il governo per diffondere il suo messaggio al mondo, visto che la portata è significativamente limitata”. Inoltre, nonostante il divieto e il rischio di sanzioni, gli utenti di Twitter nigerianistanno continuando a twittare tramite reti private virtuali (vpn) e l’hashtag #KeepItOn è diventato di tendenza. Secondo una recente analisi di Top10VPN, una piattaforma di recensioni indipendente con sede nel Regno Unito, l’aumento della domanda di servizi vpn in Nigeria è salito a oltre il 1.400%.