Torna, in libreria, il secondo libro del geniale scrittore Andrea G. Pinketts. Quel Vizio dell’agnello che ha conquistato il cuore di migliaia di fan. Pinketts, tra le tante cose, è vincitore di varie edizioni del MystFest e di un Premio Scerbanenco, è stato insignito della medaglia d’onore dell’Assemblée Nationale de la République Française per meriti artistici e culturali. È noto sia per le sue raccolte di racconti, sia per i romanzi della chanson de geste del suo alter ego Lazzaro Santandrea, che dopo l’esordio in Lazzaro, vieni fuori torna ne Il vizio dell’agnello. Questa è la trama. Lazzaro Santandrea, detective in una Milano allucinata di fine anni Ottanta, sotto lo pseudonimo di Dottor Totem, specialista in tabù, riceve nel suo studio una varia umanità che lo crede cartomante, sessuologo, pranoterapeuta. In realtà lui, picaresco e freudiano quasi trentenne, attende la propria nemesi. Gli si presenta sotto forma di due ottantenni insospettabili, i quali rivelano che la loro bambina, Branka, già vincitrice di un premio di bontà, è diventata “un mostro” che avvelena i piccioni in Piazza del Duomo. Ma ora la “bambina”, stanca dei volatili, punta a una vittima più gustosa: l’uomo. Branka ha il vizio dell’agnello, sordido, nascosto, quello della vittima sacrificale ma… con le zanne. Il libro torna in vita grazie all’attivismo dell’Associazione A.G. Pinketts, che ha costruito una nuova edizione da collezione. Il romanzo verrà presentato oggi al Mystfest di Cattolica, dove verrà assegnato il Premio Pinketts. Quest’anno il riconoscimento sarà dato alla libreria La Scugnizzeria di Napoli. In una lettera, Mirella Marabese Pinketts ha spiegato la scelta che ha spinto a premiare la libreria: ” Sono a Napoli, città nella quale avrei voluto vivere. Ne amo il colore vivace, cangiante. Ne amo l’intensa capacità di amare, i vicoli, le stradine con i panni stesi. Ne amo i protagonisti illustri. Il grande Totò, Eduardo de Filippo, Massimo Ranieri, Luciano De Crescenzo, Roberto Murolo e Mario Merola, ed altri, in ogni campo artistico. Ne amo anche il vocio assordante che in questa città, che è nostro vanto, esprime gioia di vivere unita a una malinconia latente. Ed entro in una libreria di periferia: La Scugnizzeria di Scampia a Napoli. Le librerie hanno un odore particolare, non quelle moderne dove imperano scaffali di acciaio o simili. Le librerie di quartiere odorano di cultura, di vissuto, di saggistica, di curiosità, di inchiostri vegetali. C’è un’aria particolare. I libri, di tutti i generi, adatti a qualsiasi età, occhieggiano negli scaffali come un invito e ritorno allora a Cattolica dalla quale peraltro non mi sono mai mossa, merito della potenzialità dell’energia che non ha confini, e incontro Rosario Esposito La Rossa, scrittore, editore e fondatore della Scugnizzeria che è diventata nel tempo il riferimento culturale di Scampia con le porte invitanti e spalancate a tutto il mondo. L’obiettivo primo, ed è edificante, è un monito contro la violenza, l’ignoranza intellettiva e del cuore. E’ un impegno sociale che crea rapporti umani, che vuole migliorare chi legge, chi studia, chi ricerca ma anche chi è attirato dal malaffare, da chi al posto dei fiori ha nel cuore diavoletti o serpentelli, ignari di quanto viene loro offerto dal regno editoriale di Rosario Esposito La Rossa che ha portato una ventata di pulizia morale, di generosità, di impegno sociale. Napoli se n’è accorta. Dovrebbe essere imitato in tutta Italia. Rosario sarà questa sera sul palco per ricevere il premio che porta il nome di Andrea. E’ il terzo premio Pinketts al Mystfest che dopo aver omaggiato nella prima edizione lo scrittore texano John Lansdale, nel secondo anno il musicista Morgan, ora consegna il riconoscimento a una libreria. A Napoli c’è una tradizione che quando ne parlarono i giornali, mi commosse. Nei bar, se bevi un caffè ne paghi due, è il caffè sospeso. Usanza ampiamente raccontata dal compianto Luciano De Crescenzo. Quando si era felici si andava al bar e si pagavano due caffè. Uno lo si beveva e l’altro lo si lasciava per chi non aveva la possibilità. Ebbene alla Scugnizzeria questo pensiero delicato è abituale. Alla Scugnizzeria, libreria di Melito e Scampia, hanno attivato il Libro Sospeso. Ma come funziona? Stesso concetto del caffè. Arrivano in libreria persone da tutta la città che comprano un libro e poi lasciano un sospeso. Una libreria davvero speciale. Quarant’anni per vedere nascere una libreria nell’area nord di Napoli. Dove prima si vendeva la droga oggi si ‘spacciano’ libri. Rosario Esposito La Rossa è stato insignito del titolo di Cavaliere del lavoro “per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nell’integrazione, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza”. Questo riconoscimento fu dato anche al padre di Andrea, l’ingegner Luigi Pinchetti nel lontano 1965. Io, grata di questo tripudio che Cattolica offre a mio figlio, dono il mio cuore a questa città, al Sindaco Mariano, all’adorabile Simonetta e a tutto il pubblico che anima questa serata. Rosario, Andrea e io siamo onorati di averti conosciuto. L’energia è benedetta. L’amato sindaco Mariano Gennari, la squisita direttrice Simonetta Salvetti, hanno voluto ancora una volta, onorare Andrea e perpetuare la sua versatilità intellettuale e il suo coraggio, offrendo il 3° premio Pinketts, a Rosario e alla Scugnizzeria, libreria dell’anima dove i valori trionfano sul malcostume, sull’ignoranza, sulla grettezza, sulla mancanza di valori. Grazie Cattolica. Annuso l’aria del mare che a Milano c’è solo di notte ma a Cattolica regna sovrano sempre”.