Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2020 che si chiude con un utile di 176.255 euro. Per il settimo anno consecutivo, dunque, la Fondazione chiude con un bilancio in attivo a testimoniare il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario stabile e duraturo. Il risultato positivo del 2020 è avvenuto nonostante le enormi difficoltà connesse con l’emergenza sanitaria da Covid-19 che hanno lungamente bloccato le attività del teatro provocando una contrazione del 69% nel numero di rappresentazioni rispetto al 2019.
“L’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2020 è un altro grande successo del Teatro dell’Opera di Roma. Da sempre punto di riferimento culturale della Capitale, questa prestigiosa istituzione ha saputo fronteggiare le difficoltà del periodo sia rispetto all’organizzazione di eventi di spessore, sia in termini di tenuta dei conti nonostante il recente stop delle attività e quindi della bigliettazione. La Fondazione chiude con un risultato positivo: è il frutto di una gestione lungimirante e accorta, oltre che del talento e della professionalità di tutti coloro che vi lavorano”, dichiara Virginia Raggi, sindaco di Roma e presidente della Fondazione. “Nonostante la pandemia, il bilancio consuntivo 2020 si chiude in utile. L’andamento economico e finanziario dell’anno passato conferma il ciclo positivo degli ultimi sette anni. Tutti gli indicatori economici e finanziari indicano una situazione positiva. Ma la nota più importante è che il Teatro sia riuscito ad allargare e rinforzare la sua reputazione nazionale e internazionale. In reazione alla chiusura al pubblico, che è continuata fino allo scorso aprile, abbiamo prodotto molte innovazioni come nuove produzioni di film-opera per la Rai e per lo streaming internazionale e l’uso originale di spazi della città mai utilizzati fino ad oggi. Dall’architettura contemporanea della Nuvola di Fuksas al MAXXI di Zaha Hadid a spazi del grande patrimonio artistico come Palazzo Farnese o Galleria Borghese. Sono tutte sperimentazioni e conoscenze acquisite che saranno molto utili per la programmazione futura”, ha dichiarato a sua volta il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes.
Il valore della produzione è sceso di quasi 14 milioni di euro (-23,6%) per effetto soprattutto di un drastico calo dei ricavi di biglietteria (-81,2%). La contrazione dei ricavi è stata però compensata da una analoga diminuzione dei costi di produzione (-23,8%) che ha permesso il mantenimento dell’equilibrio economico. L’EBITDA (differenza tra ricavi e costi della produzione al netto degli ammortamenti) è pari a quasi 5,2 milioni di euro, risultato di grande rilevanza per un’istituzione culturale. Anche la situazione patrimoniale della Fondazione denota un deciso miglioramento: i debiti, infatti scendono di oltre 4,8 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
Nella stessa seduta, tenuta venerdì scorso, il Consiglio di Indirizzo ha anche approvato un assestamento al bilancio previsionale 2021 che tiene conto dell’evoluzione positiva dell’emergenza da Covid-19 e della possibilità di una ripresa graduale delle attività, a partire dallo svolgimento della nuova stagione estiva presso il Circo Massimo inaugurata lo scorso 15 giugno. L’assestamento prevede di chiudere in attivo anche l’esercizio 2021.