Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano fino al 3 ottobre 2021 la mostra ‘Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia’. La mostra propone una prima indagine sui protagonisti di quel decennio, che hanno provocatoriamente inteso la pittura come capacità felice e rapace di dipingere il mondo delle immagini con una vitalità nuova e che, da subito, ebbero una visibilità internazionale ed una fama quasi tracimante.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, afferma: “Siamo lieti di aprire al pubblico delle Gallerie d’Italia la mostra “Painting is back”, una affascinante rassegna che presenta la pittura degli anni Ottanta in Italia, accostando a capolavori di proprietà di Intesa Sanpaolo importanti opere di altre prestigiose collezioni. La nuova mostra è dedicata a una stagione dell’arte italiana che trasmette un segnale di fiducia nel futuro. Intesa Sanpaolo, consapevole dell’importanza della missione civile affidata alle istituzioni museali, ha intensificato il proprio impegno nel rafforzare il ruolo delle Gallerie d’Italia come luoghi destinati a favorire la crescita sociale e culturale delle nostre comunità”.
I nomi più ricorrenti del periodo sono quelli legati alla fama della Transavanguardia lanciata da Achille Bonito Oliva, ma anche artisti che si muovono in continuità con la generazione precedente, come Mario Schifano, presente con grandi tele, inedite e singolari, o Salvo con i suoi paesaggi fatti di rovine, e ancora Franco Angeli, qui ricordato con un Notturno romano (1985-1988) di quasi due metri in omaggio alla sua città.La mostra prende avvio con opere fra 1977 e 1980, di Gino De Dominicis, Luigi Ontani e Mimmo Paladino. Si confronteranno opere fondamentali di Sandro Chia come il Pittore del 1978 e, nello sviluppo della mostra in una sorta di controcanto, dipinti di Mimmo Germanà insieme ad Ernesto Tatafiore. Francesco Clemente presenta opere storiche come il Senza titolo del 1980 della Collezione Intesa Sanpaolo; mentre Nicola De Maria affronta la pittura murale e i grandi temi poetici che si affiancano alle composizioni di Aldo Spoldi e al percorso articolato di Enzo Cucchi, che apre idealmente la mostra con Le stimmate (1980). La mostra dà conto anche del rientro in Italia di protagonisti di quegli anni come Mimmo Rotella o Valerio Adami o di quella figura di grande intellettuale, traduttore, critico che fu Emilio Tadini.
Ad Enrico Baj la mostra dedica un’intera sala costruita su quattro rari dipinti di collezione Intesa Sanpaolo, realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che accompagnano il visitatore in una maturazione del linguaggio pittorico e del meccanismo creativo dell’artista, per condurlo poi allo spettacolare Il mondo delle idee: una tela di 19 metri di lunghezza, dipinta a spray, quasi un graffito contemporaneo eseguito nel 1983 e oggi di sorprendente attualità.
Contemporaneamente alla mostra verrà pubblicato e distribuito un numero speciale della rivista “Flash Art”, che riunirà articoli, interviste, documenti legati agli artisti in mostra. Il volume che accompagna la mostra intende raccogliere la temperie culturale di quegli anni: uno strumento di lettura rivolto alle nuove generazioni, un viaggio visivo dove le immagini delle opere esposte, alcuni confronti iconografici parlanti e i documenti storici precedono il saggio del curatore Luca Massimo Barbero, con gli interventi di Cristina Beltrami, Michele Bonuomo, Maria Luisa Frisa, Chiara Mari, Luca Scarlini e di Studio Azzurro.