Tra gennaio e aprile sono state create circa 130.000 posizioni di lavoro, a fronte delle oltre 230.000 distrutte nello stesso periodo dell’anno prima.
Nelle regioni del Centro Nord tra gennaio e aprile sono stati creati 90.000 nuovi posti di lavoro, a fronte di un crollo di oltre 170.000 unità nel 2020, ma di un saldo positivo di quasi 180.000 nel 2019. Lo rileva il rapporto “Mercato del lavoro: dati e analisi” del ministero del Lavoro e della Banca d’Italia, redatto sulla base delle Comunicazioni obbligatorie, secondo cui alla crescita hanno contribuito in larga misura gli impieghi a termine: 75.000 posizioni, quasi il triplo di quanto registrato nel 2019.
Nel Mezzogiorno sono stati invece creati 40.000 posti di lavoro, dato che riflette invece soprattutto la tenuta del tempo indeterminato, sostenuto dal blocco dei licenziamenti.