Nel primo trimestre del 2021 migliora la redditività delle banche italiane, con un incremento complessivo dell’utile a 3.192 milioni di euro di utile contro una perdita di 1.611 milioni di euro al 31 marzo 2020. A evidenziarlo è un rapporto del centro studi della Uilca, secondo cui la ragione “è dovuta principalmente alla riduzione degli accantonamenti su crediti che, già nel primo trimestre 2020, erano prudenzialmente aumentati per fronteggiare il deterioramento del credito causato dall’arrivo del Covid-19″. A un anno dallo scoppio della pandemia, e nonostante un calo del Pil nel 2020 dell’8,9%, dovuto soprattutto al tracollo del turismo, della ristorazione e del commercio al dettaglio,il sistema bancario, al 31 marzo 2021, è riuscito a incrementare i ricavi (+6,2%) e a mantenere inalterati i costi operativi. anche a livello mondiale si nota come le maggiori banche siano riuscite ad aumentare i ricavi (+8,9%) che sono cresciuti meno dei costi (+6,2%) e a raddoppiare l’utile (+107%), grazie soprattutto alla diminuzione delle rettifiche su crediti (-64,8%).“La solidità e la redditività del sistema del credito, riconfermate dai dati del primo trimestre 2021, sono un elemento essenziale per lo sviluppo del Paese ed è indispensabile che le banche sostengano imprese e famiglie e siano presenti sui territori. Questo ruolo assume ulteriore rilevanza per realizzare il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): anche eventuali future aggregazioni devono essere coerenti con questo obiettivo e con logiche di crescita occupazionale stabile, e non guidate da mere logiche speculative o di remunerazione degli azionisti”, ha sottolineato il segretario Uilca Fulvio Furlan.