Era il 24 marzo 2021 quando Elon Musk, per la prima volta, ha permesso ai suoi clienti di acquistare la Tesla tramite Bitcoin. Neanche due mesi dopo, però, il manager fa marcia indietro annunciando che il gruppo non accetterà più questa moneta digitale come forma di pagamento, preferendo eventuali altre criptovalute.
Il perché l’imprenditore, grande sostenitore della moneta virtuale, lo ha spiegato tramite un Tweet: “Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di bitcoin, in particolare di carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi combustibile. La criptovaluta è una buona idea a molti livelli e crediamo che abbia un futuro promettente, ma questo non può avere un grande costo per l’ambiente”
Cos’è successo dopo? Il valore dei Bitcoin è sceso a tal punto da toccare il livello più basso da inizio marzo con un crollo del 16% scendendo da 51.000 ad un minimo di 46.045 euro.
Musk ha anche precisato però che non venderà i bitcoin in proprio possesso.