Parte il nuovo corso, anche nell’organizzazione, all’Unicredit. La banca appena affidata alle cure del banchiere romano Andrea Orcel ha annunciato una nuova struttura organizzativa con relativo snellimento del team manageriale, che avrà anche la responsabilità di sviluppare il nuovo piano strategico nella seconda metà del 2021.
Orcel parla di “primo passo” verso una semplificazione del gruppo che è una delle “prime priorità”. Nella nota di commento alle novità organizzative, dice: “Quando sono stato nominato ad di UniCredit, ho promesso che una delle mie prime priorità sarebbe stata la riduzione della complessità e la semplificazione della struttura organizzativa. Oggi potete osservare il primo passo in questa direzione”. Orcel rimarca quindi “la razionalizzazione del business e il chiarimento dei ruoli cardine dell’organizzazione e aumento del senso di responsabilità per assicurare risultati migliori ai nostri Stakeholder“.
La banca di Piazza Gae Aulenti spiega che la nuova struttura prevede un nuovo comitato esecutivo – “Group Executive Committee (GEC)” composto da quindici membri che sostituirà l’attuale “Executive Management Committee (EMC)” – ed elimina un livello gerarchico “minimizzando la presenza di co-Head alla guida di strutture e business”.
Un passaggio del messaggio di Orcel è dedicato anche alla geografia del gruppo, tema che in passato aveva sollevato qualche perplessità sul timore che la precedente gestione allontanasse la banca dall’Italia. “Come business è fondamentale che riconosciamo le nostre origini e radici culturali che ci hanno formato ed è per questa ragione che rendiamo l’Italia una geografia autonoma al fianco di Germania, Europa Centrale e Orientale”, si legge ancora nelle parole di Orcel. “Questo è solo il primo passo di un programma ambizioso volto a realizzare il pienopotenziale di UniCredit. Ci permetterà di passare da un periodo di ridimensionamento aduno di crescita sostenibile e profittevole“.
La nuova struttura organizzativa di Unicredit inoltre “fornisce ai CEO dei paesi le leve manageriali per gestire al meglio la geografia di competenza valorizzando le sinergie e le best practice tra le varie linee di business. Italia, Germania, Europa Centrale ed Orientale costuiscono le aree geografiche a diretto riporto del CEO”, aggiunge il comunicato della banca. In più “posiziona l’Italia come geografia autonoma, riflettendone l’importanza cruciale per il Gruppo, onorandone le radici, l’essenza e lo spirito che caratterizzano le origini di UniCredit. Introduce una struttura a matrice, posizionando l’area di Corporate and Investment Banking a servizio di tutte le geografie per offrire ai clienti un catalogo di prodotti e servizi completo e in grado di soddisfare i bisogni locali. Crea una nuova divisione Digital che porta tecnologia, digitalizzazione e dati nell’ambito del nuovo GEC, assicurandone la piena inclusione in ogni decisione strategica e sottolineando l’importanza critica di quest’area per le sfide future del business“.
La novità “avvia un ambizioso programma di semplificazione in tutta l’organizzazione, a partire dalla SpA, riducendo il numero di comitati da quarantaquattro ad un massimo di quindici/venti e costituisce una nuova divisione People and Culture che estende il mandato della precedente funzione di Human Capital“, oltre a istituire “un CEO office che include le aree di Strategy and Optimization e Stakeholder Engagement“, con entrambe le funzioni faranno parte del GEC.
Tra i manager, a capo dell’Italia ci sarà Niccolo Ubertalli, per la Germania Michael Diederich, per il Central Europe Gianfranco Bisagni, per l’Eastern Europe Teodora Petkova, Richard Burton sarà a capo del Cib, Stefano Porro cfo.
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