È un bel momento per Banca Generali (nella foto, l’a. d. Gian Maria Mossa). I risultati del primo trimestre segnano nuovi picchi per la Banca che cresce in tutte le principali voci del conto economico e dello Stato patrimoniale beneficiando di un modello di business versatile e di qualità che riesce a rispondere al meglio al contesto di mercato e alle dinamiche di una domanda sempre più sensibile ai bisogni di pianificazione e protezione. Le Masse totali sono salite al nuovo massimo di €77,5 miliardi (+19% su base annua) in virtù del grande lavoro dei professionisti della banca nella consulenza e nel valore delle proprie soluzioni. L’utile netto è aumentato del 71,3% a €135,4 milioni, segnando una partenza d’anno d’eccezione nell’ultimo dei tre anni del piano industriale 2019-2021. Il risultato ha beneficiato in primis del momento favorevole dei mercati finanziari, così come del miglioramento dalle varie voci di ricavi. Guardando infatti, anche all’indicazione dai profitti ricorrenti, questi risultano anch’essi in crescita a doppia cifra (+13%) a €37,2 milioni. Il dato assume ancor più valore se si considera che il livello degli indicatori di solidità patrimoniale, si attesta su cifre ampiamente superiori ai requisiti fissati dalle autorità. Esaminando nel dettaglio il bilancio del primo trimestre si evince: Il margine di intermediazione è salito a €239,9 milioni (+42%) grazie all’aumento delle commissioni ricorrenti nette (€104,1 milioni, +14,3%) e al contribuito delle commissioni variabili che hanno raggiunto il livello più alto di sempre a livello trimestrale, in scia alla dinamica positiva dei mercati finanziari. Tale voce ha contribuito infatti per €111 milioni nel trimestre rispetto ai €53,4 milioni dello scorso anno. Il margine finanziario si è attestato a €24,7 milioni (+1,9%), con la crescita del margine d’interesse (€21,7 milioni) che ha compensato il minore apporto del trading dal portafoglio di proprietà. I costi operativi si sono attestati a €56,0 milioni (+3,6%) grazie ad un approccio molto attento e disciplinato nella gestione. La dinamica dei costi rafforza ulteriormente l’efficienza operativa della Banca: l’incidenza dei costi operativi è scesa allo 0,29% delle masse totali a fine periodo (dallo 0,30% di fine 2020 e dal 0,35% del primo trimestre 2020) mentre il Cost/Income ratio, al netto delle componenti non-ricorrenti quali le commissioni variabili, si è ulteriormente ridotto al 36,6% (40,2% a fine 2020 e il 39,3% del primo trimestre 2020). Nel trimestre sono stati contabilizzati accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per €17,3 milioni (+40%) contro gli €12,4 milioni dello scorso anno. La variazione è legata principalmente ai maggiori accantonamenti per i piani di fidelizzazione a fronte dei positivi risultati raggiunti sul fronte commerciale e per i maggiori contributi per i fondi bancari (Fondi di Risoluzione e Tutela depositanti). A fine trimestre le masse sotto consulenza evoluta (BGPA) hanno raggiunto i €6,5 miliardi (+40% rispetto allo scorso anno, +8% da inizio anno), attestandosi all’8,3% delle masse totali. Ad aprile le masse sono ulteriormente salite a €6,6 miliardi (+37% a/a, +10% da inizio anno). La raccolta netta nel primo trimestre 2021 è stata pari a €1,7 miliardi (+11% rispetto allo scorso anno) e nel mese di aprile si è registrata un’ulteriore accelerazione a €788 milioni per un totale che da inizio anno supera €2,4 miliardi (+29%). L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Il 2021 è partito molto bene, con un’ulteriore accelerazione nell’interesse per la nostra industria ed un risultato pro capite dei nostri banker decisamente superiore alla media del settore. Per una banca che ha messo al centro il valore del capitale umano, registrare il miglior risultato trimestrale della propria storia in un contesto ancora sfidante per gli strascichi di una crisi senza precedenti è in primo luogo motivo di grande orgoglio, oltre che di soddisfazione. La qualità dei nostri professionisti sul territorio, l’impegno e la competenza dei colleghi di sede garantiscono, anche in una situazione eccezionale, un continuo focus su valore del servizio, ricerca di innovazione e sostenibilità dei nostri risultati. Stiamo crescendo in tutte le direzioni anche grazie alla versatilità della nostra offerta ed al nostro ecosistema digitale, offrendo soluzioni fortemente personalizzate per la cura del patrimonio dei nostri clienti. L’aver messo a segno questi numeri all’inizio dell’ultimo atto del piano triennale 2019-2021, conferma la validità delle progettualità avviate e la solidità e la capacità di generare valore della nostra realtà. Nonostante la cautela per il contesto esogeno alla banca, guardiamo con rinnovata fiducia al nostro percorso di sviluppo per i prossimi mesi”.