Il consiglio direttivo di Ascovilo, l’associazione consorzi vini lombardi, si rinnova e pianifica il futuro ‘post-covid’ puntando alla territorialità e alla promozione. A guidare Ascovilo per il prossimo triennio sarà la neo eletta presidente Giovanna Prandini, imprenditrice agricola bresciana in rappresentanza del Consorzio Garda Doc, affiancata dai vice Andrea Giorgi (Oltrepo) e Aldo Rainoldi (Consorzio di Tutela Vini Valtellina). In AscoVilo siedono i rappresentanti del consorzio Lugana e Valtenesi, i colli mantovani con la doppia anima delle colline moreniche e del Lambrusco, poi il Moscato di Scanzo, la Valcalepio, il Consorzio terre Lariane, l’Oltrepo pavese e la Valtellina con la sua agricoltura eroica di montagna senza dimenticare il Botticino, il Montenetto e il Consorzio di San Colombano.Prandini riceve il testimone da Vincenzo Bertola, alfiere della Valtenesi, che ha avuto il merito di pianificare la rinascita del consorzio lombardo e la sinergia con Consorzio Grana Padano. “La mia nomina – ha detto la neo presidente – è avvenuta all’unanimità e questo indica l’unità di Ascovilo nel perseguire i nuovi obiettivi. Mai come in questo momento penso che si percepisca la necessità di fare insieme un lavoro di valorizzazione dei vini di Lombardia. Abbiamo trovato subito la giusta sinergia con la Regione che con UnionCamere sostiene progetti importanti come Vinitaly. Da qui dobbiamo ripartire per affrontare la nuova sfida di riconquista del mercato dopo il Covid. I nostri principali ambasciatori, che sono i ristoratori e le enoteche, hanno vissuto insieme ai produttori un momento molto difficile. Gran parte di noi ha fatto dell’enoturismo, dell’accoglienza in cantina e della vendita del vino alla ristorazione al canale Horeca le proprie forze commerciali prevalenti e il Covid ha messo in discussione questo sistema tradizionale lasciandoci spiazzati. L’emergenza sanitaria ora lascia una grave crisi economica per molte attività”.