Webuild (nella foto, l’a. d. Pietro Salini) tra i leader della sostenibilità 2021 secondo il rapporto delle 150 aziende italiane più sostenibili frutto della collaborazione tra la società di analisi Statista e Il Sole 24 Ore.
Il Gruppo prosegue da anni un percorso di miglioramento continuo che ha visto nel 2020 un anno di risultati eccezionali: l’89% del backlog costruzioni del 2020 è relativo a progetti legati all’avanzamento degli SDG e il 63% è relativo a progetti low-carbon, con un significativo impatto in termini di popolazione beneficiaria dei progetti in corso di realizzazione, pari a circa 87 milioni di persone nel mondo.
Le performance sostenibili del Gruppo, rese possibili dagli investimenti in innovazione sia a livello di progetto che a livello corporate, sono state premiate per i risultati raggiunti, testimoniati dai numeri: il 69% dei rifiuti prodotti inviati a recupero, il 49% in meno nell’intensità di emissioni di CO2 nel 2020 rispetto al 2015, il 91% di approvvigionamenti locali, l’82% di personale assunto localmente. Indici che il Gruppo punta a migliorare con il Piano ESG 2021-2023 recentemente rilasciato, che rafforza l’impegno per sostenibilità ambientale, safety ed inclusione e innovazione tecnologica anche nell’ambito di Progetto Italia, l’operazione industriale di consolidamento delle infrastrutture italiane che ha permesso l’integrazione di Astaldi in Webuild nel corso del 2020.
La ricerca di Statista con il Sole 24 Ore si è basata sulle tre macroaree della sostenibilità: ambientale, sociale e governance aziendale. I ricercatori di Statista hanno analizzato i rapporti di sostenibilità, le dichiarazioni non finanziarie e i bilanci integrati, riferiti al 2019 (e, in assenza, al 2018), di 450 imprese, tratte da un database iniziale di 1.200 aziende con sede principale in Italia. Per ogni area sono stati identificati 35 KPI e sulla base di questi soltanto 150 delle aziende analizzate, tra cui Webuild, sono state selezionate per essere inserite nella lista finale pubblicata sul Sole 24 Ore. Risultati che fanno perno sulla sostenibilità finanziaria.
La classifica dimostra infatti che, alla luce dei risultati in termini di riduzione delle emissioni, diversità e sicurezza sul lavoro, le aziende sostenibili sono quelle finanziariamente stabili e in crescita.