Dallo scoppio della pandemia, il 63,3% degli italiani (circa 2 su 3) evita di prendere qualunque mezzo pubblico e il 59,3% ha ridotto spontaneamente qualunque tipo di viaggio e spostamento. E’ quanto emerge dalla ricerca “Gli italiani e il Covid-19. Impatto socio-sanitario, comportamenti e atteggiamenti della popolazione Italiana”, realizzato da Fondazione Italia in Salute e da Sociometrica.
Il 71,0% della popolazione ha ridotto spontaneamente qualunque uscita con altre persone e in una misura pressoché pari, il 69,4%, ha rinunciato a frequentare o a invitare qualunque tipo di persone a casa propria.La frequenza dei luoghi pubblici, dei negozi e dei ristoranti, anche se parzialmente aperti, è stata cancellata dal 53,5% della popolazione. Anche la pratica sportiva ha avuto un crollo, perché il 29,1% della popolazione vi ha rinunciato spontaneamente.
Sempre secondo l’indagine, sono soprattutto i residenti al sud che hanno avuto l’impatto psicologico e comportamentale più profondo, sebbene sia stato diffuso dovunque in Italia.
Ad esempio, a evitare i mezzi pubblici c’è il 70,4% dei residenti al sud contro il 54,1% dei residenti nel nord ovest; a evitare qualunque spostamento fuori comune è il 62,5% dei residenti al sud contro il 54,6% sempre del nord ovest; a non invitare persone a casa è il 75,4% nel sud contro il 61,4% del nord ovest. Viceversa, chi non ha cambiato nulla spontaneamente nei suoi comportamenti è il 7,2% nel nord est, il 6,1% nel nord ovest e solo l’1,4% nel sud. Si direbbe che a far cambiare di più i comportamenti è stata soprattutto la comunicazione più che il fenomeno in sé, visto che l’epidemia, almeno inizialmente, si è sviluppata soprattutto nelle regioni della Lombardia e del Veneto.