Chi sperava che l’effetto covid potesse avere risvolti positivi almeno sul costo delle vacanze in Toscana, al mare o in montagna dovrà probabilmente ricredersi. Almeno nelle località turistiche più gettonate. Perché se una certezza sembra farsi sempre più strada fra gli italiani è quella che le ferie estive 2021 saranno quasi per tutti “made in Italy”. Una convinzione che di fatto ha scatenato una vera e propria corsa ad affittare appartamenti, case vacanze e ville con largo anticipo rispetto al passato. Innescando un aumento dei prezzi che in molti casi, dopo i cali dell’estate 2020, riporta il mercato ai livelli pre covid. Un esempio è senza dubbio quello della Versilia, ‘capitale’ toscana delle vacanze balneari. In alcuni dei principali portali specializzati in affitti di breve periodo, trovare case disponibili per i periodi di alta stagione comincia già adesso ad essere tutt’altro che agevole. Per la prima quindicina di agosto, ad esempio, risultano già prenotate otto abitazioni su dieci. E la percentuale cresce ancora se si hanno richieste particolari come il giardino con uso esclusivo o la piscina. Un fenomeno, questo, che ha inevitabilmente portato ad un aumento dei prezzi. Anche se la tendenza, almeno per il momento, riguarda soprattutto le abitazioni, mentre le strutture alberghiere classiche, in questo periodo di restrizioni e distanziamenti, sembrano non godere di altrettanta popolarità.
Ad avvantaggiarsi di questo fenomeno sono soprattutto le località più “popolari” come Viareggio e Lido di Camaiore, tornate ad essere una delle mète predilette del turismo italiano. A Marina di Pietrasanta e soprattutto Forte dei Marmi, che prima del covid avevano una consistente fetta di vacanzieri provenienti dall’estero (in particolar modo dalla Russia), i prezzi hanno invece dovuto scontare la chiusura delle frontiere, anche se proprio il turismo straniero di fascia altissima aveva precedentemente “dopato” i prezzi e dunque più che di calo si può adesso parlare di un piccolo riallineamento.
Se il mare resta l’oggetto principale del desiderio dei vacanzieri italiani, in Toscana anche la montagna pare aver usufruito dell’effetto traino del ritrovato turismo tutto italiano. Dall’Abetone all’Amiata, la pandemia e la conseguente necessità di posti poco affollati ha spinto una parte dei vacanzieri a dirigersi verso le località dell’Appennino che, dopo una stagione invernale disastrosa dovuta alla chiusura degli impianti da sci, guarda con maggior fiducia alla bella stagione. Anche qui le prenotazioni cominciano a fioccare con largo anticipo rispetto alle abitudini pre-covid, contribuendo a far rialzare i prezzi delle locazioni. Un fenomeno che potrebbe farsi maggiormente sentire con il passare delle settimane. E che sembra destinato a cancellare il mito degli sconti “last minute”.