Fila ha chiuso il 2020 con un utile netto normalizzato di 23,1 milioni di euro contro i 43,1 milioni del 2019. I ricavi normalizzati sono ammontati a 608,2 milioni (-11,5%); l’ebitda normalizzato è stato di 95,4 milioni (-14%). Il free cash flow del 2020 è ammontato a 29,8 milioni. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre scorso era pari a 493,5 milioni, in linea con i 498,2 milioni segnati alla stessa data del 2019. La società ha inoltre proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,12 euro per azione. “I risultati ottenuti nel 2020 e la straordinaria crescita del Fine Art confermano ulteriormente che, nonostante la diffusione della pandemia per Covid-19 a livello mondiale, la decisione del gruppo di investire in questo segmento, è stata chiave per lo sviluppo e la crescita futuri, sia in termini di fatturato che di marginalità”, commenta in una nota il gruppo che conclude: “Messico e India, per noi estremamente importanti, sono rimasti in lockdown, fino alla fine dell’anno, da marzo si attende una graduale riapertura delle scuole in entrambi i mercati. La campagna vaccinale in corso a livello mondiale conferma inoltre le nostre ipotesi di budget per fine 2021 con un rientro a scuola previsto nel mese di settembre. Rimane prioritario anche nel 2021 l’obiettivo di continuare a migliorare il rapporto tra il capitale circolante ed i ricavi. Il primo trimestre dell’anno conferma le buone aspettative di crescita per il 2021, sebbene il primo trimestre del 2020 sia stato solo limitatamente impattato dalla pandemia”.