“La questione del gap femminile, in termini economici e culturali, è una priorità. Adesso sta a noi spingere. Bisogna trovare due o tre obiettivi su cui puntare per fare passi avanti. Occorre fare rete”. Lo ha affermato la senatrice Emma Bonino intervenendo a “La senti questa voce”, evento organizzato da ‘Torino città per le donne’, rete con raggruppa 400 persone impegnate in gruppi di lavoro per la redazione di un documento di proposte per le prossime elezioni comunali del capoluogo piemontese. “Oggi questo tema comunque è arrivato all’attenzione della classe politica – ha aggiunto – nessuno nega questa priorità e questo bisogno. Cosa si riuscirà a mettere a terra nelle policy, invece, è un altro discorso ed è una montagna tutta da scalare. Sta a noi spingere e trovare due o tre obiettivi su cui ci si vuole concentrare. Al momento non vedo un grande dialogo. Invece bisogna fare rete”. “Negli anni ’70 quando abbiamo più vinto – ha spiegato Bonino – da una parte ci siamo concentrate tutte sul divorzio, subito dopo sulla legalizzazione dell’aborto, dopo ancora sulla riforma della famiglia. Io penso che anche adesso bisognerebbe riuscire a fare uno sforzo per vedere su quale parte del tutto puntiamo per andare avanti. Altrimenti si rischia di essere tutte divise, di continuare a fare tra di noi questi dibattiti”. Per Emma Bonino “Bisognerebbe cominciare a smettere di fare leggi penalizzanti per le donne, per esempio Quota 100 è una legge che penalizza le donne, perché le donne normalmente non hanno una carriera continuativa, ma una carriera che si interrompe con la maternità e ancor di più se i figli sono due”. Per quanto riguarda il ruolo delle donne in politica, secondo la senatrice Bonino “La politica non è diversa dalla società, certo ci sono responsabilità diverse ma il problema nel nostro Paese non è solo legislativo, è soprattutto culturale. È un problema di struttura della società. I dati sul coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro sono ben noti a livello politico, il problema è che il potere piace a chi ce l’ha e chi ce l’ha se lo tiene ben stretto. Le donne devono sempre sgomitare”.