Rcs realizza un risultato positivo e pari a 31,7 milioni nell’anno della crisi pandemica, con un ebitda (margine operativo lordo) di 83,1 milioni. La società che pubblica il «Corriere» riduce ancora l’indebitamento in calo sotto la soglia dei 60 milioni, a quota 59,6 a fine 2020. Il dato si confronta con i 131,8 milioni del dicembre 2019. Il consiglio presieduto da Urbano Cairo, dando via libera al bilancio, ha indicato margini ancora in crescita per l’esercizio in corso e un ulteriore ridimensionamento del debito e proposto di offrire un segnale positivo ai soci con la delibera di un dividendo di 0,03 euro per azione.
Il «Corriere della Sera» si conferma il primo quotidiano italiano in edicola e online con 29,5 milioni di utenti unici medi mensili nel 2020 e con una customer base digitale totale attiva a fine dicembre pari a circa 308 mila abbonamenti (+81% rispetto al 2019). Nonostante l’ emergenza e le nuove complessità che anche il mercato editoriale e le sue filiere hanno dovuto affrontare a più riprese nel 2020, i ricavi del gruppo hanno tenuto a 749,5 milioni. E anzi l’innovazione del modello ha ricevuto una spinta significativa come mostra l’ incidenza dei ricavi digitali salita al 23% sul totale (era al 18% nel 2019). L’incidenza della raccolta pubblicitaria sui mezzi online ha raggiunto il 42% dal 34% del 2019. Rcs Mediagroup gruppo è attivo in Italia e in Spagna nel settore dei quotidiani generalisti e sportivi, dei periodici, delle piattaforme informative digitali, delle Academy della formazione post universitaria.
Paola Pica, corriere.it