L’unità di supporto logistico Lss (Logistic Support Ship) “Vulcano”, commissionata a Fincantieri (nella foto, l’a. d. Giuseppe Bono) nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare, è stata consegnata giorni fa presso il sito di Muggiano del Cantiere Integrato Navale Militare. Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare, oltre alla Lss, prevede la costruzione dell’unità da trasporto e sbarco Lhd (ovvero Landing Helicopter Dock) “Trieste”, anch’essa in costruzione presso questo cantiere con consegna nel 2022, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), che entreranno nella flotta della Forza Armata a partire da quest’anno. La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza. In particolare queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. dual use), quello tipicamente militare e quello a favore della collettività (come per esempio per operazioni di protezione civile); in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, attraverso avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici). Il progetto di nave “Vulcano” – precisa una nota della società – è alla base del programma Flotlog (“Flotte logistique”), che prevede la costruzione di quattro Lss per la Marina francese da parte del consorzio temporaneo formato da Chantiers de l’Atlantique e Naval Group, nell’ambito del programma italo-francese Lss guidato da Occar (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti). La costruzione delle sezioni di prua di queste navi è stata affidata a Fincantieri, che a il mese scorso ha impostato la prima presso il cantiere di Castellammare di Stabia. Nave “Vulcano” è certificata dal Rina (Registro Italiano Navale) in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento, sia per gli aspetti più tradizionali come quelli trattati dalla Convenzione Marpol, sia per quelli non ancora cogenti come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.