Domani Fondazione Corriere della Sera compie 20 anni. Un cammino che ha contato 2.732 incontri; 3.400 relatori, tra Premi Nobel, scienziati, intellettuali, politici, artisti; 600mila spettatori in presenza e più di 10 milioni di visualizzazioni online; 42 lezioni rivolte alle scuole negli ultimi tre anni, che hanno coinvolto, in presenza e online, oltre 200.000 ragazzi appartenenti a più di 450 istituti distribuiti sull’intero territorio nazionale; 110 libri pubblicati; oltre 65 mostre in significativi spazi espositivi non solo milanesi, ma anche di altre città italiane e straniere.
Centrale è stata l’opera di riordino, catalogazione e digitalizzazione degli archivi che custodiscono oltre 15mila fascicoli, 2.500 volumi e 200mila unità di materiale iconografico. Tutta la documentazione storica di Corriere della Sera dalla sua nascita nel 1876 alla fine del secolo scorso, nonché dei diversi periodici ad esso collegati, da La Domenica del Corriere al Corriere dei Piccoli a La Lettura: carteggi della direzione del giornale con i protagonisti della storia politica e culturale italiana; produzioni grafiche e artistiche, dai disegni ai bozzetti, dalle vignette alle tavole a olio e a tempera; servizi e materiali fotografici, con oltre un milione di scatti, negativi su lastra in vetro e su pellicola, positivi, stampe, diapositive e provini. A tutto questo si aggiungono gli archivi delle case editrici Bompiani e Rizzoli e delle testate periodiche del gruppo RCS, e 18mila unità personali, tra corrispondenze, articoli, taccuini, bozzetti e altro, appartenute a giornalisti e illustratori, come Gaetano Afeltra, Enzo Biagi, Iris de Paoli, Oriana Fallaci, Fernanda Pivano, Ugo Guarino.
“Gli archivi parlano del futuro. È nostro dovere conservarne la memoria, preservando i reperti originali e rendendoli disponibili in formato digitale. Dobbiamo fare in modo che milioni di documenti e immagini non vadano perduti per consentire a un numero sempre maggiore di persone di poterne fruire e per garantire anche alle future generazioni l’accesso a questo patrimonio di storia e conoscenza” – afferma Piergaetano Marchetti, Presidente della Fondazione Corriere della Sera.