“L’Università italiana è un grande motore economico, ma non dimentichiamo che deve diventare sempre più motore del cambiamento sociale. In un momento di transizione, in cui i divari sembrano aumentare, il ruolo sociale dell’Università è determinante per creare opportunità in un mondo che è sempre più complesso”. E’ quanto ha detto il già ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, nel suo saluto in diretta streaming, ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino. “Il nuovo welfare – ha sottolineato – sarà il diritto alla formazione, per poter rimanere attivi in un mondo del lavoro che richiederà sempre più un aggiornamento continuo. Le università, quindi, sono chiamate a dare una risposta di formazione per il primo accesso al mondo del lavoro, ma sempre più dovranno contribuire anche alla formazione continua. Formazione che deve coabitare con la ricerca e il trasferimento tecnologico in quelli che abbiamo indicato come ecosistemi per l’innovazione, inseriti nel progetto di Recovery Plan: saranno i luoghi, fisici e virtuali, in cui tutto questo avviene, dove formazione e ricerca di base e applicata si contaminano per metter insieme capacità di interpretare il cambiamento, visione del futuro e traino per la produzione industriale”.
Per diventare motore del cambiamento sociale, ha spiegato ancora Gaetano Manfredi “bisogna avere cura degli studenti, accompagnare la transizione tra scuola superiore e mondo accademico, puntare sul diritto allo studio e andare sempre più verso un’università aperta, dove non ci sono solo studenti e docenti, ma c’è la società. In questo modo – ha concluso – si potranno anche contrastare le spinte antiscientifiche, impegnandosi a dialogare con la società, perché la conoscenza è e deve diventare ancora di più un valore democratico, di partecipazione”.