Saranno Spid, Cie e Cns a far accedere i cittadini ai portali online della pubblica amministrazione, come previsto dal decreto Semplificazione. Ecco cosa sono e come richiederli
L’Agenzia della Entrate, sul proprio sito, ricorda che per accedere ai propri servizi telematici, in linea con quanto previsto dal decreto Semplificazione (Dl 76/2020), dal 1 marzo non sarà più possibile ottenere le credenziali di Fisconline e nei prossimi mesi quelle già in uso verranno progressivamente dismesse.
Tra le novità in arrivo c’è lo Spid, il sistema di identità digitale che si ottiene rivolgendosi ad uno dei nove gestori di identità digitale e servirà per tutte le operazioni della PA. Per avere lo Spid bisogna essere maggiorenni e fornire all’identity provider prescelto un indirizzo e-mail, il numero del cellulare, un documento di identità valido (carta di identità, passaporto o patente) e la tessera sanitaria con il codice fiscale.
Lo Spid, inoltre, dal 10 settembre 2019 permette l’accesso ai servizi online anche per il rilascio di certificati di pubbliche amministrazioni in Europa. In alternativa si potrà utilizzare la Cie, nuova Carta di identità elettronica, che permette anche in questo caso al cittadino di identificarsi e autenticarsi con i massimi livelli di sicurezza ai servizi online degli enti che ne consentono l’utilizzo, sia Pubbliche amministrazioni che soggetti privati.
La Cie, ricorda l’Agenzia delle Entrate, è rilasciata dal Comune di residenza e per utilizzarla al meglio è importante assicurarsi di avere a disposizione l’intero codice Pin della carta e, se serve, richiederlo al proprio Comune. Infine c’è la Cns, la Carta nazionale dei servizi, che permette di accedere agli stessi servizi attraverso un dispositivo, che può essere una chiavetta Usb o una smart card dotata di microchip. Questa novità in arrivo a marzo farà incrementare le richieste di Spid, anche se le altre credenziali già rilasciate rimarranno attive fino alla data di naturale scadenza ma non oltre il 30 settembre.
Con i nuovi codici, i cittadini che già li posseggono in questi mesi stanno scaricando i certificati Inps, accedendo al sito dell’agenzia delle Entrate e consultando il proprio Fascicolo sanitario elettronico. In prospettiva ci si aspetta un’estensione di utilizzo anche tra i fornitori privati che al momento sono una dozzina.
skytg24