L’Etna colpisce ancora. C’è stato un nuovo trabocco lavico del cratere di Sud-Est, che ha avuto inizio stamane, poco prima delle 8.55. Il flusso lavico è sceso sul versante orientale del cono, dirigendosi verso la Valle del Bove. L’ampiezza del tremore è in aumento, informa l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Insomma, ‘a Muntagna’ non si ferma dopo lo spettacolare episodio eruttivo parossistico del 16 febbraio, seguito da quello delle prime ore di ieri, caratterizzato da alte fontane di lava con altezze fra 600 e 700 metri. Ed a proposito di Etna, vi rimandiamo ad una simpatica provocazione nata sui social. Così recita il simpatico grido di dolore: “L’Etna è fimmina. Non ‘il vulcano’, ma ‘a Muntagna’. (Memo periodico per giornalisti e commentatori)”. A dirlo scrittrice messinese Nadia Terranova, il giorno dopo la grande eruzione, dei giorni scorsi. L’autrice di romanzi come ‘Gli anni al contrario’ o ‘Addio ai fantasmi’, non ha dubbi: “Se fossi sullo Stretto, adesso, prenderei il ferribotto (a me piace sempre chiamarlo così) e correrei a godermi il più grande spettacolo dopo il Big Bang, ovvero l’Etna dal lungomare di Reggio”. Vi ricordiamo che è appena uscito il primo libro a fumetti dell’autrice realizzato con Lello Bonaccorso. Si chiama Caravaggio e la ragazza (Feltrinelli Comics, 2021) e racconta un episodio particolare della vita dell’artista.