E’ stato presentato a Cortina, alla tavola rotonda “Sport, Banche e Imprese. Insieme per vincere”, il Market Watch di Banca Ifis (nella foto, l’a. d. Luciano Colombini) sulla filiera dello sport system di montagna. Nello studio realizzato dalla banca emerge che eosostenibilità, tecnologie 4.0 e digitale sono, a detta degli imprenditori, le leve strategiche per battere la crisi. Il 41% delle imprese prevede un incremento del fatturato nel biennio 2021-2022 mentre l’80% di questi investirà in formazione e il 18% è pronto ad assumere per acquisire nuove competenze. Il Market Watch PMI fotografa un settore di eccellenza composto da 550 imprese attive nei comparti della calzatura, dell’abbigliamento e delle attrezzature sportive, di cui 200 estremamente specializzate, concentrate nell’Italia centro-settentrionale, e in particolare nel Distretto di Asolo e Montebelluna, che generano un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro e impiegano circa 30 mila addetti, e si contraddistinguono per il forte impegno nella sostenibilità e nell’innovazione. Oltre il 91% delle aziende censite all’interno della filiera dichiara di adottare misure per la riduzione dell’impatto ambientale e oltre sei imprese su dieci hanno riprogettato i processi produttivi in base ai principi della circular economy con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale attraverso la re-immissione delle risorse nei cicli produttivi. All’interno di questo sottoinsieme il 46% degli intervistati punta allo “zero waste” e il 6% adotta i principi del “circular design” nella progettazione dei nuovi prodotti. Le aziende dello sport system di montagna utilizzano, inoltre, catene di fornitura corte che coinvolgono nell’88% dei casi aziende nazionali, di cui il 37% addirittura dello stesso territorio, riducendo così la logistica e abbattendo le emissioni in atmosfera. Per i produttori della filiera risulta centrale il ruolo della ricerca e sviluppo: nel 2020 il 66% delle imprese ha mantenuto invariata o incrementato la quota destinata agli investimenti in ricerca e sviluppo e il 45% delle aziende ha adottato un modello di innovazione aperto e collaborativo, puntando principalmente sulla co-creazione (49%) e sulle partnership con altre imprese della filiera (30%). Le aziende della filiera puntano su personalizzazione di prodotto (64%), adozione di modelli di servitization (56%) e adozione di tecnologie 4.0 che serviranno soprattutto a migliorare l’esperienza dei clienti. Tra le principali aree in cui verranno introdotte queste nuove tecnologie vi sono, infatti, l’e-commerce (61%), i nuovi prodotti o servizi (58%) e il dialogo con i clienti (56%). Gli investimenti tecnologici sono stati indirizzati al momento perlopiù verso sistemi di cybersecurity, big data & analytics, sistemi cloud e simulation. Tra le eccellenze fotografate dallo studio, emerge il Distretto dello sport system di Asolo e Montebelluna che si contraddistingue per la sua vocazione internazionale (a livello mondiale, realizza il 25% dei pattini in linea, il 50% delle scarpe da montagna tecniche, il 65% dei doposcì e il 75% degli scarponi da sci) e per la sostenibilità. Le imprese del Distretto, infatti, investono più della media della filiera in progetti di sostenibilità ambientale, soprattutto nel riutilizzo dei materiali da riciclo, nel risparmio energetico e accorciando geograficamente la catena di fornitura.