Al via i lavori per la sistemazione della casa natale di Luigi Pirandello, in contrada Caos, a 4 chilometri da Agrigento. La costruzione rurale di fine Settecento verrà interessata da opere di manutenzione che riguardano sia interventi di miglioramento e di salvaguardia dell’edificio, sia di adeguamento strutturale con l’abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori, della durata di tre mesi, saranno realizzati dalla Ditta Scancarello di Palermo per un importo di 133.832 euro. Progettista e direttore dei lavori è il soprintendente dei Beni culturali di Agrigento, Michele Benfari. La Villa dove ha sede la Casa–Museo Pirandello, appartenne ai Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore, sin dal 1817. In questa residenza, infatti, trovò rifugio la famiglia Pirandello per sfuggire alla grave epidemia di colera che nel 1867 imperversava in tutta la Sicilia. Danneggiata nel 1944 dallo scoppio del vicino deposito di munizioni delle truppe americane, venne dichiarata nel 1949 monumento nazionale. Tre anni dopo la Regione siciliana l’acquistò e diede inizio ai lavori di restauro e sistemazione della Casa e della stradella di collegamento il pino marittimo, il celebre albero sotto il quale il drammaturgo agrigentino trovò ispirazione per alcune delle sue più celebri opere. Le stanze con vista sulla campagna ospitano una vasta collezione di fotografie, recensioni e onorificenze, prime edizioni di libri con dediche autografe, quadri d’autore dedicati a Luigi Pirandello, locandine delle sue opere più famose rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Periodicamente la casa ospita anche mostre temporanee dedicate al maestro. Dal 1987 la casa natale costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.
“I musei regionali – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – appaiono tristi e fuori dal tempo. Quello dedicato a Luigi Pirandello, in particolare, costituiva offesa al buon senso. Con i lavori che stiamo avviando realizzeremo uno spazio culturale all’avanguardia, senza sacrificare il valore scientifico del materiale conservato”. “Luigi Pirandello è un testimone prezioso. Abbiamo il dovere morale di mantenere viva e in buono stato la memoria dei luoghi che testimoniano l’esistenza dei siciliani illustri. Gli interventi appena avviati nella Casa-Museo di Pirandello – dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – rappresentano un’opera di mantenimento necessaria a garantire la memoria storica di un luogo molto prezioso non solo per i siciliani ma per il mondo intero”. Il prossimo intervento sarà la digitalizzazione del museo su cui la Soprintendenza di Agrigento ha già avviato uno studio.