Nei giorni scorsi Assicurazioni Generali (nella foto, il ceo Philippe Donnet) è stata ammessa al regime di Adempimento Collaborativo (o di Cooperative compliance), istituito con il decreto legislativo n. 128/2015, che consente un’innovativa modalità di interlocuzione costante e preventiva con l’Agenzia delle Entrate.
L’ammissione al regime – che decorre già dal periodo di imposta 2020 – è stata preceduta dalla verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate della piena adeguatezza del Tax Control Framework adottato dalla Compagnia per la rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
La partecipazione a tale regime comporta contatti costanti e una piena trasparenza nei rapporti tra la Compagnia e l’Agenzia delle Entrate e l’esame preventivo congiunto delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali, in modo da risolvere anticipatamente potenziali controversie, aumentando sempre più il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti.
Lo sviluppo di un efficace modello di gestione del rischio fiscale, l’adozione della Strategia Fiscale di Gruppo e l’ammissione al regime di Adempimento Collaborativo consentiranno quindi, nel quadro di tale rapporto con l’Amministrazione Finanziaria, di eliminare il rischio fiscale, inteso come il rischio di operare in contrasto con i principi dell’ordinamento tributario.
L’ingresso di Assicurazioni Generali nel regime di Adempimento Collaborativo è in linea con le best practice internazionali e si colloca in continuità con la Strategia Fiscale di Generali.
La Strategia Fiscale di Gruppo rientra nei principi di sostenibilità di Generali, considerando il gettito fiscale una rilevante fonte di contribuzione allo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui opera. Per la rilevanza etica di questo tema, la Compagnia promuove la cultura e i valori della corretta applicazione della normativa fiscale.