L’autorità regolatoria sospetta il colosso dell’e-commerce di pratiche monopolistiche: la perdita sulla borsa di Hong Kong è dell’8,13%
Alibaba crolla a Hong Kong dopo l’avvio dell’indagine per “sospette pratiche monopolistiche” da parte dell’antitrust cinese, l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato: il titolo del colosso dell’e-commerce co-fondato da Jack Ma chiude una seduta altalenante, terminando gli scambi con una perdita secca dell’8,13%, a 228,2 dollari di HK, non lontano dai minimi intraday.
L’autorità regolatoria sospetta Alibaba di aver agito da monopolio, in particolare costringendo gli operatori alla firma di patti di cooperazione esclusiva, che impedissero di offrire i prodotti su piattaforme rivali. Nel mirino anche lo spin-off di Alibaba, l’Ant Group, nei confronti del quale la banca centrale cinese e l’autorità regolatoria del mercato bancario e assicurativo hanno annunciato l’avvio di colloqui per portare il gruppo al rispetto di una serie di principi finanziari per il mantenimento di un’equa competizione e per la protezione dei legittimi diritti dei consumatori. Questa mossa è stata annunciata dalla Banca centrale cinese con un comunicato sul suo sito internet. La manovra a tenaglia nei confronti di Alibaba viene dopo che Pechino ha tenuto una Conferenza centrale sull’attività economica nella quale si è deciso di rafforzare il controllo contro i monopoli e contro l’espansione del capitale in maniera incontrollata, attraverso l’attività regolatoria. Anche il Quotidiano del Popolo, giornale del Partito comunista cinese ha definito questa azione nei confronti di Alibaba – che è una prima volta per il regolatore cinese contro un gruppo internet di questa portata – un’importante passaggio per combattere i monopoli nel mondo internet. Un’azione “buona per il mercato, che può rafforzare lo sviluppo dell’economia cinese”, ha detto il giornale ufficiale.
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