Cashback, anche per la benzina previsto il rimborso del 10% (e fino a 150 euro) per le spese sostenute fino al 31 dicembre
Pare essere ormai ufficiale: il cashback per gli acquisti tracciabili sarà riconosciuto anche per le spese destinate a benzina e carburanti. Fonti vicine al Governo, come riporta l’Ansa, hanno infatti fatto sapere che il rimborso pari al 10% sarà ammesso anche per benzina, diesel, Gpl e metano.
Cashback, come funziona
Il piano cashback fa parte di del programma “Italia Cashless” del Governo, messo a punto per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamenti elettronici, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente.
Nel perseguire questo suo scopo, l’Esecutivo ha pensato bene di riconoscere un rimborso del 10% a chi usa carte di credito, bancomat e app di pagamenti tracciabili per i propri acquisti. Il sistema cashback non vale per gli acquisti online e ammette rimborsi fino a 300 euro l’anno, e cioè fino a 150 Euro a semestre con almeno 50 pagamenti, mentre il rimborso massimo per singola transazione è di 15 Euro.
Chiunque sia interessato a partecipare deve prima essere in possesso di SPID o di Carta d’Identità elettronica (CIE) e, successivamente, scaricare l’app IO per abilitare le carte utilizzate per i pagamenti.
Cashback benzina, come avere il rimborso del 10% sul carburante
Come specificato dal Governo, il cashback è aperto solamente a persone fisiche maggiorenni e residenti in Italia. Per i rifornimenti di benzina, diesel, Gpl e metano, quindi, varranno gli stessi termini e condizioni (nonché le stesse modalità operative) validi per tutti gli altri acquisti.
Sulla benzina, pertanto, sarà riconosciuto un rimborso del 10% che, grazie all’extra cashback di Natale, si tradurrà nel mese di dicembre in un ritorno economico di massimo 150 euro per gli acquisti effettuati a titolo privato dall’8 al 31 dicembre 2020. Prima però, bisognerà registrare e utilizzare gli strumenti di pagamento elettronici ammessi dal sistema.
Gli effetti del Covid sui consumi di carburante: distributori in sciopero
La decisione di ammettere il rimborso cashback anche per benzina, diesel, Gpl e metano arriva proprio nei giorni in cui i distributori hanno annunciato lo sciopero su tutto il territorio nazionale.
In un comunicato congiunto di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio i benzinari hanno fatto sapere che: “La decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo a inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi decreti Ristori“.
“Come è noto – hanno poi aggiunto i portavoce – la distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale, dovendo garantire, pur nelle attuali come già nelle passate circostanze emergenziali, la continuità e regolarità dell’attività, nell’interesse della collettività, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci”.
“Ne consegue che i gestori”, è stato spiegato, “oltre a subire contrazioni drammatiche del proprio fatturato per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno, non hanno alcuna possibilità di contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l’attività di distribuzione a disposizione del pubblico. Ciò, già in questi giorni, sta causando sul territorio chiusure incontrollate e forzate, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti”.
Da qui la scelta di sospendere il servizio e chiedere l’intervento del Governo, per evitare che la contrazione dei consumi (a fronte delle spese rimaste fisse) faccia pagare un caro scotto agli imprenditori operanti in questo settore.
Libero.it