Terna (nella foto, l’a. d. Stefano Donnarumma) ha aggiudicato circa 250 MW nell’asta sul progetto pilota Fast Reserve dedicato alla partecipazione delle batterie al mercato dei servizi di dispacciamento. Con una offerta pari a 6 volte la domanda, l’esito dell’assegnazione conferma il grande interesse degli operatori per il progetto lanciato da Terna nei mesi scorsi e che consente agli accumuli di fornire importanti servizi per la flessibilità, la stabilità e la sicurezza della rete elettrica nazionale. Nello specifico, Terna ha assegnato 118,2 MW al Centro Nord a un prezzo medio ponderato di circa 23.500 €/MW/anno; 101,7 MW al Centro Sud a un prezzo medio ponderato di circa 27.300 €/MW/anno; 30 MW in Sardegna ad un prezzo medio ponderato di circa 61.000 €/MW/anno. Sono 17 complessivamente gli operatori assegnatari e 23 unità. A fronte dei 230 MW previsti (100 MW nell’area “Continente Centro Nord”, 100 MW in quella “Continente Centro Sud” e 30 MW in “Sardegna”), gli operatori del mercato hanno presentato progetti pari a 1.327 MW, con un prezzo medio di aggiudicazione che è risultato pari a circa un terzo della base d’asta.
Proposto da Terna nell’ambito delle sperimentazioni avviate con la Delibera 300/2017 dell’Arera, questo progetto consente per la prima volta alle batterie di fornire alla rete elettrica un servizio, quello della cosiddetta riserva ultrarapida di frequenza, fondamentale per la regolazione e la stabilità della rete, specie in ottica degli impegni e degli obiettivi del Pniec che al 2030 prevedono una importante diffusione delle energie rinnovabili non programmabili. Tale servizio, infatti, consentirà di far fronte alla progressiva riduzione degli impianti di generazione tradizionale. “L’esito dell’asta odierna sulla fast reserve – conclusa a prezzi medi di assegnazione pari a circa un terzo del valore del prezzo di riserva – conferma la strategicità della tecnologia dell’accumulo elettrochimico e il grande interesse del mercato per un progetto così innovativo che consentirà a un numero sempre maggiore di risorse di contribuire alla flessibilità e alla sicurezza della rete elettrica nazionale. Terna è stata tra i primi gestori di rete a livello mondiale a promuovere un’iniziativa simile, confermando il proprio ruolo delineato con il nuovo Piano Industriale 2021-2025 di regista e guida per abilitare la transizione energetica: in un contesto di crescente diffusione delle fonti rinnovabili, questo progetto è fondamentale per la decarbonizzazione e la sostenibilità del sistema elettrico italiano. Ci aspettiamo che queste risorse possano offrire un contributo importante anche alla fornitura di ulteriori servizi di regolazione secondo le regole del mercato” dichiara Francesco Del Pizzo, nella foto, Responsabile Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna.