Despar inizierà il 2021 con ulteriori obiettivi di crescita e soprattutto un nuovo direttore generale. Si tratta di Filippo Fabbri, che arriva da precedenti esperienze in Metro Cash & Carry, Granarolo, Auchan e prenderà il posto di Lucio Fochesato. Nominato nel 2016, Fochesato rimarrà nel gruppo della grande distribuzione organizzata (gdo) per seguire progetti speciali. Tra gli obiettivi del nuovo d.g. c’è il raggiungimento delle previsioni 2021, che puntano a un fatturato in crescita del 3%, supportato da investimenti per 105 milioni di euro sul network retail. L’insegna con oltre 1.400 negozi sparsi in 16 regioni scommette sulla marca privata per crescere e, in particolare, vuole portarla a pesare il 21% sul totale venduto, con un incremento del 4% del valore. Allo studio ci sono più di 220 prodotti nuovi e oltre 460 che passeranno al restyling della loro grafica. «Linee premium e bio sono stati i binari di sviluppo della nostra private label nel 2020», spiega Fochesato, «senza dimenticare l’attenzione per i prodotti del territorio e le politiche sostenibili sia sui prodotti sia sui punti vendita».
A proposito di 2020, Despar chiude l’esercizio corrente con ricavi sopra i 3,74 miliardi di euro (+3,5%), una rete di negozi ampliata con 50 aperture circa e 90 milioni di euro pianificati a sostegno della rete vendita. A fine 2020, la marca privata vale 375 milioni di euro (+6%), con una quota al 20,5% sul totale venduto. «Da una parte continueremo a percorrere la strada della prossimità», aggiunge Fabbri, «perché rappresenta un trend che non si fermerà. Pensare negozi di 300-400 mq con servizi specializzati è una soluzione alla desertificazione dei centri storici. Dall’altra, investiremo in comunicazione tra tv, radio, stampa e digitale per entrare nella top ten delle insegne più importanti per investimenti pubblicitari. L’intenzione è incentivare il passaggio da marchio a marca», conclude il nuovo direttore generale del gruppo che, l’anno prossimo, lancerà ufficialmente i festeggiamenti per i suoi primi 60 anni di attività. In particolare, prossimità significa per Despar non solo negozi fisici che si specializzano su prodotti freschi e freschissimi, dall’ortofrutta fino alla gastronomia, ma anche e soprattutto servizi come l’e-commerce (vedere ItaliaOggi del 28/10/2020).
Marco Livi, ItaliaOggi