Smart&Start Italia, il bando gestito da Invitalia (nella foto, l’a. d. Domenico Arcuri), raggiunge la “vetta” dei 3.000 business plan valutati.
Un importante risultato che testimonia il crescente interesse che la misura per le startup innovative di tutta Italia sta riscuotendo negli ultimi anni, soprattutto da quando (nel 2018 e poi 2019) è stata rinnovata e semplificata, per rispondere più efficacemente alle esigenze del mercato.
Dunque 3.000 pitch, 3.000 idee di aspiranti imprenditori provenienti da tutte le Regioni sono stati presentati a Invitalia con l’obiettivo di ottenere un contributo per la fase di start-up oppure un boost per la propria iniziativa già avviata.
A questi si aggiungono 2.861 colloqui effettuati, 9.434 proponenti incontrati, per arrivare a oggi con 430 milioni di investimenti attivati, 312 milioni di agevolazioni concesse e 6.500 nuovi occupati.
Le domande presentate rispetto allo scorso anno sono dunque raddoppiate e, nonostante il periodo di emergenza sanitaria in corso, è stata raggiunta questa prima grande vetta
In cima vi sono le regioni di Lombardia, Campania e Lazio che in tre, rappresentano la metà dei progetti ammessi alle agevolazioni.
Inoltre il 17% delle iniziative imprenditoriali è promosso da team di persone fisiche, un numero elevato, che ci indica quanto lo strumento abbia realmente contribuito alla nascita di nuove startup innovative.
Trovano applicazione in Smart&Start Italia, piani d’impresa che realizzano soluzioni originali relative alla Web technology (41%), Industria Hi-tech (16%) e Bio-scienze (14%) e per il restante 29%, progetti con soluzioni innovative relative ad Ambiente ed energia, Smart Cities, IT e Turismo.