Il Consorzio per la tutela dell’olio Toscano IGP segna un importante traguardo nell’azione di contrasto alla contraffazione ed alla tutela del nome Toscano nel mondo, grazie alla registrazione in Giappone. Il settore export riveste un ruolo strategico nella bilancia commerciale ed in particolar modo in ambito extra UE, all’interno del quale il Paese nipponico manifesta sempre più crescente apprezzamento verso il prodotto certificato.
“La registrazione – spiega il presidente del Consorzio, Fabrizio Filippi – rappresenta un significativo e strategico consolidamento per la tutela e la protezione del nostro marchio Toscano e per l’olio prodotto dai nostri soci. La missione statutaria prevede, oltre la valorizzazione del marchio, proprio le azioni di contrasto alle frodi, alle imitazioni ed al cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding che minaccia le autentiche produzioni DOP IGP del nostro Paese e che vale oltre 100 miliardi di euro”. “Queste azioni – aggiunge – legate agli accordi bilaterali fra UE e paesi terzi permettono un allargamento delle maglie di protezione e di salvaguardia delle Indicazioni Geografiche, come il Toscano IGP, oltre i confini degli stati membri europei garantendo in tal modo il pieno riconoscimento della denominazione oggetto della registrazione. Grazie al contributo del Ministero delle Politiche Agricole ed alla Commissione Europea è stato fatto un importante passo avanti in questo difficile percorso di tutela e garanzia di tutta la filiera e per il consumatore finale”.
L’olio Toscano IGP rappresenta oltre il 25% dell’olio certificato DOP IGP in Italia e circa il 15-20% dell’olio prodotto in Toscana. Al suo interno ci sono oltre 9.000 associati, fra cui 8.880 olivicoltori, 276 frantoio e 503 imbottigliatori.
L’olio Toscano IGP viene esportato per quasi il 65 % della sua produzione ed in larga misura (quasi la metà) oltre i confini UE (Stati Uniti il principale e Canada oltre ai paesi orientali) per un valore al consumo totale di circa 100 milioni di euro.
Tutto questo si inserisce peraltro all’interno di un’interessante annata olivicola per l’intera Toscana e pertanto anche per il segmento del Toscano IGP, con una stima che conduce alla previsione di un incremento della produzione regionale del 30% rispetto all’anno passato, con circa 14-15.000 tonnellate e caratterizzata oltretutto da un corretto andamento climatico che ha contribuito ad una perfetta allegagione del frutto e privo di problematiche sanitarie per un prodotto finale di grande qualità.