Qualità ottima ma produzione in calo per l’olio d’oliva nella campagna 2020-21. Secondo l’aggiornamento previsionale elaborato dall’Ismea e Unaprol, la produzione dovrebbe attestarsi a 255 mila tonnellate, con una riduzione del 30% sullo scorso anno. A condizionare la raccolta, afferma una nota, è soprattutto l’alternanza tra anno di carica e anno di scarica al Sud, dove Puglia, Calabria e Sicilia fanno registrare contrazioni rispettivamente del 43%, 38% e 15%. Al Centro Nord si confermano, invece, le previsioni piuttosto rosee di inizio autunno con incrementi del 31% in Toscana, 8% nel Lazio, 70% in Umbria e del 100% in Liguria, dopo gli scarsi livelli dello scorso anno.
In generale, comunque – si afferma – ci si attende in tutta la Penisola un olio di elevata qualità grazie all’ottima fioritura, a condizioni meteo non avverse e ai limitati attacchi della mosca olearia. Le nuove misure adottate dal Governo per l’emergenza coronavirus che interessano la ristorazione, impatteranno su un settore già provato duramente dal lockdown totale della primavera scorsa e solo in parziale ripresa negli ultimi mesi.