“Il gruppo Gedi viaggiava a 110mila abbonamenti digitali all’inizio del 2020, a fine anno avremo raddoppiato a 220mila questo numero”. Lo ha detto il presidente John Elkann intervenuto, oggi, ad un incontro con gli studenti del Master di giornalismo di Torino.
“C’è ancora tantissimo da fare – ha aggiunto Elkann – 220mila è un dato che ci soddisfa perché è il doppio rispetto a quello che avevamo entrando nell’anno, però riteniamo che c’è ancora e c’è sempre molto da fare. Se uno guarda i 10 milioni di utenti unici che vanno sulle varie testate, interfacce digitali che abbiamo, con dei picchi a 20 milioni, anche questo dimostra come l’evoluzione della nostra capacità ad interagire con i lettori, grazie al digitale si è accelerata in questo periodo”. “Indubbiamente – ha osservato Elkann rispondendo alla domanda se il periodo di lockdown potesse avere influito sulla crescita degli abbonamenti – quando ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di informarci di più ci si rivolge maggiormente a testate ed organizzazioni giornalistiche”. “Quello che, però, stiamo osservando – ha aggiunto – è che, nonostante siamo usciti dal lockdown a giugno, chi ha iniziato ad informarsi, ha apprezzato quello che stava leggendo e ha deciso di mantenere l’abbonamento. Gli obiettivi che bisogna darsi è dunque, da una parte di avere un numero più alto di abbonamenti ma avere anche una fedeltà di quegli abbonamenti alta”.