“Il 90% dei circa 3.500 matrimoni celebrati ogni anno in Fvg sono saltati a causa della pandemia con una perdita di 300 milioni di euro”. Il grido d’allarme è lanciato dalla presidente di Confcommercio Federmoda del Fvg Antonella Popolizio, dal presidente di Udine Alessandro Tollon e dalla dirigente Renata Lirussi, titolare di un negozio per sposi. “Una filiera – sottolinea Lirussi – che coinvolge una molteplicità di figure professionali e servizi: agenzie di viaggio, trasporti, alberghi, ristorazione, abbigliamento, fotografi e videomaker, musica, bomboniere e oggettistica, parrucchiere ed estetiste, fioristi e pasticceri, animazione e babysitting, immobiliare e arredamento, oggettistica”.Se si considera che nove matrimoni su dieci in Fvg sono stati rinviati e che ciascun evento, con una media di un’ottantina di invitati, ha un valore di 85 mila euro, si arriva ai 300 milioni di fatturato in fumo. “Il settore – rimarca la presidente di Confcommercio Federmoda Fvg Popolizio – ha bisogno di attenzione da parte del governo con contributi e fondi ad hoc, sospensione dei versamenti fiscali e agevolazioni mirate a consentire la sopravvivenza per migliaia di aziende che altrimenti hanno serie probabilità di fallire”. “La situazione – aggiunge – è pesante per tutti: mancano i clienti stranieri, il clima è di incertezza e negatività, lo shopping è pesantemente penalizzato. Parliamo tra l’altro di aziende che fanno ordini con un anticipo di 6-9 mesi e che si ritrovano i negozi pieni di merce che si fatica a vendere. L’intervento più urgente per il nostro settore – conclude – è il credito d’imposta sul magazzino, nella misura del 30%, da applicarsi sull’eccedenza delle rimanenze finali del 2020 rispetto alla media del triennio precedente”.