Con queste parole, il presidente della Federlazio, Silvio Rossignoli, entra sull’argomento più caldo di queste ore. “Mesi fa è stato chiesto agli imprenditori prima di chiudere e poi di riaprire in sicurezza – prosegue – abbiamo fatto molti sacrifici per superare il difficilissimo momento, investendo per tornare a lavorare in luoghi più sicuri, dove la sicurezza fosse il primo aspetto: sanificazioni periodiche degli ambienti, acquisto di protezioni fisse ed individuali per tutti i lavoratori, tamponi per verificare eventuali criticità. Tutto ciò ha reso le nostre aziende più sicure”. Continua nel ragionamento Rossignoli: “Quando, tra mille difficoltà, la macchina dell’impresa ha ripreso a marciare, l’aumento dei contagi in maniera così repentina, ci fa ripiombare in un clima di assoluta preoccupazione che non è solo sanitaria, ma anche economica.
Pertanto bisogna mantenere bassa la curva dei contagi, aiutando in questo modo anche l’economia. Non è all’interno delle imprese che si rischiano nuovi focolai, luoghi controllati dove si lavora in piena sicurezza, è fuori dalle stesse che il rischio è più alto”. A tal proposito, sottolinea ancora, “sono sotto gli occhi di tutti le immagini dei bus e dei vagoni delle metropolitane super affollati con una possibilità di contagio decisamente alta. Abbiamo fatto sia a livello locale, che a livello nazionale la proposta di affiancare al servizio pubblico i bus turistici degli operatori privati. Ciò agevolerebbe il rispetto dei protocolli di sicurezza e nel contempo la ripresa dell’attività di molte aziende del trasporto turistico, uno dei settori maggiormente colpiti dalle conseguenze della pandemia”. E osserva: “Potremmo così risolvere in un sol colpo il problema dell’insufficienza dei mezzi pubblici ridando fiato al comparto e facendo rientrare al lavoro migliaia di autisti oggi in cassa integrazione. Noi – ribadisce – abbiamo fatto il nostro dovere impegnandoci, con molte risorse, per la prevenzione del contagio, ma la stessa cosa non è stata fatta nel sistema dei trasporti dove il Governo ha la responsabilità di difendere i cittadini. Il premier Conte recentemente ha ribadito rivolgendosi agli imprenditori ‘Il cantiere della nuova Italia è aperto e per questo avremo bisogno dell’aiuto e della collaborazione vostra e di tutti gli italiani’”. Conclude il presidente di Federlazio: “Ecco, signor Presidente del Consiglio noi ci siamo, fino ad oggi abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a farla con l’aiuto di tutte le nostre maestranze. Siamo però a rappresentarle, anche con spirito di collaborazione, che un nuovo lockdown sarebbe insostenibile non solo per le nostre aziende, ma per l’intero sistema economico del Paese, già fortemente indebolito dalla chiusura forzata degli scorsi mesi”.