![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2017/03/giovanni-ferrero-e1517141774331.jpg)
Dimezzare entro il 2030 tutte le emissioni derivanti dalle proprie attività, in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, ed un impegno a ridurre le emissioni del 43% per ogni tonnellata di prodotto realizzato. Sono gli obiettivi Fissati da Ferrero al 2030 e contenuti nell’11* Rapporto di Sostenibilità.
Per raggiungere il primo obiettivo, Ferrero ha sviluppato una tabella di marcia prestabilita per ridurre le emissioni di stabilimenti, magazzini e uffici principali. Per il secondo obiettivo, che coinvolge anche le emissioni indirette terze, la società collaborerà con i propri fornitori e partner commerciali, valutando molteplici approcci. Il Rapporto evidenzia come Ferrero stia continuando ad affrontare le tematiche di sostenibilità più rilevanti per il Gruppo, a partire dai quattro “pilastri principali”: protezione dell’ambiente, approvvigionamento sostenibile degli ingredienti, promozione di un consumo responsabile e valorizzazione delle persone.
Nel 2019 Ferrero ha annunciato il proprio impegno per rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili al 100% entro il 2025.
Già da gennaio 2015 il Gruppo ha raggiunto l’obiettivo di approvvigionarsi esclusivamente di olio di palma certificato RSPO e sostenibile al 100%. Lo scorso anno la società è stata indicata come l’azienda più sostenibile al mondo nel proprio settore dal WWF nella classifica Palm Oil Buyers Scorecard.
Il Rapporto evidenzia anche lo stato di avanzamento dei programmi “Ferrero Farming Value” (FFV), lanciati nel 2013 per sviluppare una filiera sostenibile per ciascuna delle nostre principali materie prime. Nel 2019, il team del programma FFV dedicato alla nocciola ha raggiunto oltre 21.000 agricoltori, aiutandoli ad aumentare la loro produzione di oltre il 40%. Il programma FFV dedicato al cacao affronta le principali problematiche della catena di approvvigionamento lungo tre pilastri: migliorare i mezzi di sussistenza dei coltivatori e delle comunità, proteggere i diritti dei bambini e salvaguardare il capitale naturale. Nel 2019 sono stati supportati oltre 100.000 agricoltori, oltre ad aver ristrutturato o costruito circa 50 scuole e fornito materiale didattico a più di 13.000 bambini.
Nel 2019, l’81% delle fave di cacao è stato approvvigionato da fonti certificate sostenibili, la società è, quindi, in linea per il raggiungimento del target 100% entro la fine di quest’anno. Nel prossimo futuro, Ferrero sta lavorando per rafforzare la sua strategia di sostenibilità del cacao. Le attività comprendono l’intensificazione dei programmi sul campo, con i fornitori e i partner delle ONG, e l’implementazione di sistemi di monitoraggio e di contrasto al lavoro minorile nell’intera catena di approvvigionamento del cacao.
“Con l’avvicinarsi della fine del 2020, – spiega Giovanni Ferrero, nella foto, presidente esecutivo del Gruppo – stiamo definendo una nuova strategia e gli impegni per fronteggiare i rischi e le opportunità in ambito sostenibilità nelle dimensioni più rilevanti per le nostre aree di business. Nel nostro nuovo Rapporto forniamo un’anteprima delle nostre nuove priorità strategiche in ambito sostenibilità, ivi compreso il nostro nuovo obiettivo climatico al 2030. Continueremo a comunicare sviluppi e progressi relativi alla nuova strategia, mentre entriamo in una nuova ed entusiasmante epoca della nostra storia aziendale”.
“Ferrero – sottolinea Lapo Civiletti, amministratore delegato del Gruppo – è da sempre impegnata nella creazione di un modello di business che mira ad avere un impatto positivo sui dipendenti, sui consumatori, sulle famiglie e sulle comunità locali in cui opera. Continueremo a lavorare sodo per mantenere i nostri impegni in ambito sostenibilità e migliorare il nostro modo di fare le cose. La stretta collaborazione con i nostri fornitori e partner strategici sarà per noi fondamentale in questo percorso”.