Il cibo a domicilio cresce in digitale: aumentano infatti del +30% i ristoranti online per ordinare via app. I trend? gelato, poké e specialità di pesce ma al primo posto nelle richieste rimane la pizza. E’ quanto emerge dal quarto Osservatorio sul mercato del digital food delivery in Italia e gli impatti del lockdown di Just Eat con BVA Doxa. Oggi il digital food delivery rappresenta tra il 20% e il 25% del settore del domicilio (18% nel 2019). Pizza, hamburger e giapponese restano ancora i preferiti dagli italiani, ma per crescita vincono il gelato, protagonista durante il lockdown (+110%), ancora il poké (+133%) e le specialità di pesce. In classifica trend anche messicano, pinsa e kebab. Mediorientale, thailandese e panzerotti tra le nuove cucine. Nel 2020 gli italiani si sono distinti anche per ordini dalle grandi quantità, come dimostrato dai 100 arrosticini ordinati a Pescara in una sola volta e dagli 80 piatti di tapas di Roma. Da giugno 2019 sono state inoltre ordinate tante pizze pari al peso di ben 2.500 tonnellate, pari a quello del nuovo Ponte di Genova. Gli hamburger ordinati in un anno coprirebbero, messi uno sopra l’altro, una lunghezza di 70 chilometri, come la distanza da Milano a Piacenza, mentre tutto il gelato richiesto dagli italiani su Just Eat da luglio 2019 è uguale al peso della statua del grande Budda in Giappone, con oltre 120 tonnellate. La giornata in cui si tende a ordinare di più si conferma essere sempre il sabato, mentre il 16 maggio è il giorno in cui si è ordinato di più in generale, seguito dal 9 maggio e dal 25 aprile, giorno in cui hanno spopolato birra e gelato, complice anche la festività e la voglia di concedersi una coccola durante il lockdown. Nella top 5 delle città più in crescita per ristoranti che hanno scelto Just Eat e quindi il digitale, Rimini, Cagliari, Reggio Emilia, Ferrara e La Spezia. Tra le più in crescita per consumo Rimini, Ravenna, Taranto, Brescia e Reggio Emilia. “Mai come quest’anno il food delivery si è dimostrato un servizio essenziale per gli italiani. Secondo un sondaggio che abbiamo condotto durante i mesi di lockdown, il food delivery si è dimostrato un servizio essenziale per il 90% degli intervistati”, commenta Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. “Ma non solo. Anche il settore della ristorazione ha visto una crescita importante nella digitalizzazione, arrivando a un +30% di ristoranti che hanno scelto Just Eat come partner per gli ordini a domicilio, e contando così oltre 16.500 ristoranti partner sulla piattaforma, con una copertura del 100% dei comuni con più di 50.000 abitanti e il 66% degli italiani (40 milioni) che possono ordinare su Just Eat da almeno un ristorante. Si tratta di un mercato che nel 2021 prevediamo possa raggiungere il valore di 1 miliardo di euro a livello nazionale con un ulteriore sviluppo nei centri medi e più piccoli.” La ricerca, condotta da Just Eat, rivela come il 62% si affidi al food delivery quando si sente positivo e con una sensazione di serenità, che insieme al 40% di chi lo fa quando si sente emozionato e con una sensazione di piacevole attesa e al 33% di chi ordina quando è soddisfatto e con sensazione di orgoglio. Il 56% invece ordina quando ha una sensazione di stanchezza mentale e cerca slancio e stimoli, mentre solo il 21% lo fa perché triste e con una sensazione di smarrimento e vede in un buon piatto una leva per ritrovare gioia.