(di Tiziano Rapanà) Quanta curiosità per il piccolo capriolo caramanichese. Mi avete chiesto lumi sull’animaletto recuperato l’altro giorno e vi accontento. Mi sono informato e vi rendiconto quanto appreso. Non è il massimo, ma vi aggiornerò su eventuali novità. Riepilogo per gli assenti. Un cucciolo di capriolo ferito si trovava sul ciglio della strada di Caramanico Terme. A trovarlo e salvarlo, Gregorio Sperduti. Gregorio ha capito che c’era qualcosa che non andava: il capriolo aveva un problema alla gamba sinistra. Il cucciolo non si reggeva in piedi e stremato si era coricato in un prato, situato tra la strada e la galleria. Gregorio ha allertato il 112 e atteso l’intervento dei carabinieri forestali di Farindola. Successivamente il cucciolo – scusate dovrei dire cucciola: è una femminuccia di 6 mesi – ha ricevuto l’affetto e le cure dei ragazzi di Majambiente e di Simone Angelucci, il veterinario del Parco Majella. Tutto è bene ciò che finisce bene, o almeno così pare. Ho scoperto belle cose su Caramanico. Quest’anno il paese ha vissuto un suo piccolo rinascimento turistico. Molti hanno preso d’assalto uno dei centri nevralgici dell’Abruzzo. È rinato il turismo montanaro e nel migliore dei modi. Sabato ci sarà un bell’evento che si terrà in paese. Ha un bel titolo, molto seducente, Appennino centrale – cinema on tour. L’evento si terrà al mitico ex convento delle Clarisse, luogo che ricordo con molto affetto. Qui potete vedere dei bei documentari e cortometraggi di spessore. Il pomeriggio potete fare una bella visita guidata di Caramanico, a cura dei ragazzi di Majambiente. Se vi addentrate con loro per le vie del borgo, mi raccomando non li stressate con la storia del cucciolo di capriolo.