Spazi in parrocchie ed enti religiosi per attività didattiche. È stato siglato da città di Torino, arcidiocesi e ufficio scolastico regionale per il Piemonte un protocollo d’intesa, in vista della riapertura delle suole, che ha lo scopo di garantire alla didattica spazi adeguati nel rispetto delle disposizioni sanitarie anti Covid. Il Comune di Torino procederà, con l’ausilio dell’Ufficio scolastico regionale e dei dirigenti scolastici, all’effettuazione di una ricognizione dei fabbisogni di ulteriori spazi utili (attività già svolta in relazione alle attuali esigenze) e segnalerà alla diocesi di Torino le necessità rilevate.
La diocesi si adopererà affinché le parrocchie e gli altri enti religiosi, tenuto conto della conformazione e degli spazi disponibili per ciascuno di essi, collaborino fattivamente con gli istituti scolastici ed educativi perché le attività didattiche in presenza possano svolgersi regolarmente nel corso dell’anno scolastico 2020-2021. A tal fine, le parrocchie e gli altri enti coordinati dalla diocesi di Torino, metteranno a disposizione, secondo le proprie possibilità, ambienti chiusi e aree scoperte che possano consentire ai diversi Istituti di ampliare lo spazio-scuola. “È un accordo che ci dà una ulteriore serenità in vista della riapertura della scuola”, ha commentato Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, “abbiamo una situazione molto rassicurante in tutto il Piemonte per quanto riguarda gli spazi, ma l’ottimismo deve essere realistico, siamo cioè consapevoli che da qui al 14 settembre, ma anche dopo, si potrà verificare qualche emergenza. Questo accordo ci fa stare ancora più tranquilli”.
Per la sindaca di Torino Chiara Appendino (nella foto), “in questi mesi è stato fatto un lavoro importante”. “L’apertura della scuola, il riappropriarsi degli spazi, è una priorità assoluta e lo sarà anche nei prossimi mesi”, spiega la sindaca. “Al momento sono 5 cinque gli istituti che hanno fatto richiesta di spazi”.
“Come Chiesa”, spiega l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, “sentiamo forte il dovere di venire incontro agli studenti e alle loro famiglie, oltre che al sistema scolastico, in modo che le attività didattiche possono svolgersi regolarmente, con il massimo rispetto delle norme di distanziamento fisico, di eventuale uso di mascherine e di ogni altro dispositivo, per garantire la salute e la sicurezza”.