di Cesare Lanza per LaVerità
Warren Buffett
Ha appena compiuto 90 anni ed è uno degli uomini più ricchi del mondo con 82,4 miliardi di patrimonio, ma abita sempre nella casa comprata nel 1958 per 31.500 dollari. Ora scommette sul Giappone. La sua holding ha superato il 5% del capitale in cinque grandi società di trading giapponesi, con la possibilità di salire al 9,9% in tutte.
Roberto Gualtieri
Stupefacente, anche scandalosa, l’indifferenza con cui il ministro dell’Economia si mostra sordo rispetto alla nostra crisi e continua a dirsi ottimista! Basterebbe riflettere sui numeri: il peggiore calo del Pil dal 1995. L’Istat ha rivisto le stime nel secondo trimestre: – 12,8% rispetto al trimestre precedente e -17,7% rispetto al 2019.
Zlatan Ibrahimovic
Ha firmato il nuovo contratto che lo lega al Milan per una stagione: 7 milioni di euro netti. Indosserà la maglia numero 11: «Ho scelto l’11, i tifosi del Milan mi conoscono con questo numero e volevo riportarlo, con il 21 non mi sentivo l’Ibrahìmovic di una volta al Milan». Con la conferma di Stefano Pioli si punterà ai vertici della classifica.
Charles Leclerc
Nuovo disastro per lui e per Sebastian Vettel nel Gran Premio del Belgio. Di più! Richiamato dai meccanici ai box, il pilota ha urlato: «Put… de sa race». In italiano: «Figli di put…». Parole non trasmesse in diretta tv, ma registrate e diffuse pubblicamente. Poi ha chiesto scusa con un tweet: «Sono desolato, forse avrei dovuto spegnere il microfono… Non l’ho fatto apposta».
Mustapha Adib
Il Parlamento libanese ha designato un diplomatico, Mustapha Adib, come nuovo premier. L’indicazione è arrivata tre settimane dopo che il governo di Hassan Diab s’era dimesso in blocco, in conseguenza delle proteste popolari seguite all’esplosione nel porto di Beirut. Adib ha l’appoggio dei principali partiti, da Hezbollah al Movimento del futuro dell’ex primo ministro Saad Hariri.
Totò Martello
E lo sciopero, teatralmente annunciato dal sindaco di Lampedusa, è sparito. Martello è stato convocato dal premier Conte e gli ardori di ribellione sono scomparsi. C’erano o non c’erano i 1.500 migranti in un hotspot che ne poteva ospitare un terzo? C’erano, anzi ci sono. Ma è bastato un fischio di Conte e Martello è diventato incudine.