A Wall Street nuovo record dello S&P 500, la moneta unica ai massimi da due anni
L’euro punta deciso su quota 1,20 dollari e chiude al top dal maggio 2018, mentre a Wall Street lo S&P fa il nuovo record intraday, per poi tornare su livelli più prudenti. I mercati comunque, in questa metà di agosto, danno dei segnali forti, pur mostrandosi preoccupati per l’aumento dei casi coronavirus nel mondo, Europa inclusa, e per le tensioni tra Usa e Cina, dopo il rinvio del negoziato sulla Fase uno.
Wall Street, dopo la fiammata dello S&P, attualmente è contrastata, mentre le Borse europee chiudono in calo. Intanto anche l’oro torna a toccare i 2.000 dollari, per i persistenti contrasti sul nuovo piano di stimoli Usa e dopo che Washington e Pechino, non sono riuscite a fare il punto sull’accordo commerciale firmato a gennaio e non hanno nemmeno fissato la data per un nuovo incontro.
L’incertezza sui mercati, in questa fase, penalizza soprattutto il biglietto verde. La moneta europea passa di mano intorno a quota 1,1925 dollari, dopo essere salita al massimo da oltre due anni a 1,1966 dollari. E l’impressione è che nei prossimi giorni l’euro potrebbe salire ancora sopra la soglia di 1,20. A indebolire la divisa statunitense sono le crescenti tensioni Usa-Cina, dopo che Washington ha annunciato l’inasprimento delle sanzioni contro il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei, estendendole a 38 delle sue controllate.
Anche le difficoltà per l’approvazione del nuovo piano di stimoli Usa contribuisce all’indebolimento della valuta statunitense, mentre crescono le aspettative per le minute della Fed, previste per domani, che potrebbero vedere la banca centrale americana confermare la sua intenzione di prolungare molto a lungo la sua attuale politica monetaria accomodante, fissando magari dei target di inflazione per tenere bassi i tassi reali.
Wall Street è mista, con lo S&P 500 che segna il nuovo record intraday a 3.393 punti, superando il precedente record di febbraio, toccato prima che la pandemia arrestasse la sua corsa. E’ da più di una settimana che lo S&P flirta con dei livelli record di chiusura. Intanto oggi lo S&P è leggermente sceso ma è pur sempre in rialzo dello 0,15%, mentre anche il Nasdaq è a livelli record in rialzo dello 0,5%, e il Dow Jones arretra dello 0,2%.
In netto rialzo anche l’oro che supra quota 2.000 dollari a 2.004 dollari, dopo un massimo di giornata a 2015 dollari.
Le Borse europee chiudono in calo, dopo una giornata in cui i listini del Vecchio Continente sono spesso stati in prudente rialzo. Londra arretra dello 0,83% a 6.076 punti. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,52% a a 19.845,61 punti. Francoforte arretra dello 0,3% a 12.881 punti e Parigi scende dello 0,68% a 4.938 punti.
Agi