Sono fra i meno preoccupati per una seconda ondata della pandemia, si aspettano di ritornare regolarmente al lavoro a settembre, sono fra i più soddisfatti del rapporto avuto con il loro datore di lavoro. Sono gli italiani fotografati da una ricerca condotta BCW Burson Cohn & Wolfe su 1.600 lavoratori fra Italia, Germania, Francia e Spagna nel mese di luglio. Ebbene, secondo lo studio, per 1 italiano su 2 è prioritario riaprire l’economia. La seconda ondata del virus ci preoccupa, ma meno di quanto non preoccupi gli altri. L’Italia – prosegue la ricerca condotta BCW Burson Cohn & Wolfe – è l’unico mercato in cui più si afferma che la priorità è riaprire l’economia (52%) piuttosto che prevenire la diffusione del Coronavirus (48%) contro una media europea del 63% di intervistati ancora timorosi (con il 73% della Spagna). Anche per quanto riguarda la seconda ondata del virus gli Italiani sono preoccupati (77%) ma in misura minore di Francia (88%) e Spagna (96%).
In particolare, l’Italia è il Paese europeo che vede meno degli altri il rischio nel ritorno al lavoro (16%) e dell’apertura di esercizi commerciali non essenziali (15%) ma anche del settore dell’ospitalità (ristoranti, bar, hotel – 34%). Il 28% degli intervistati in Italia si aspetta di rientrare regolarmente a lavoro a settembre (Spagna e Francia addirittura dal mese di agosto). Ben il 75% si sente assolutamente tranquillo di tornare al lavoro anche domani. Il 48% però ha il timore di portare a casa il virus e il 29% non si fida che i propri colleghi seguano le necessarie attenzioni. Il 58% ritiene comunque che il proprio datore di lavoro abbia preso tutte le necessarie precauzioni (leggermente sotto la media europea del 62%).