Cupertino, caso non riguardava ammontare tasse ma dove dobbiamo pagarle
Il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione delle Commissione Ue sui “tax ruling” irlandesi a favore di Apple.
“Il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107”, si legge nella sentenza.
“Ringraziamo il Tribunale Ue, siamo lieti abbiano annullato la decisione della Commissione. Questo caso non riguardava l’ammontare delle tasse che paghiamo, ma dove siamo tenuti a pagarle. I cambiamenti che riguardano il modo in cui i pagamenti delle imposte sul reddito di una multinazionale sono ripartiti tra i diversi Paesi, richiedono una soluzione globale e Apple spera che l’impegno verso una soluzione globale continui”, cos’ ha commentato l’azienda di Cupertino.
Secondo il Tribunale, “la Commissione ha sbagliato a dichiarare che la Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato”. Bruxelles “ha concluso erroneamente” che le autorità fiscali irlandesi “hanno dato ad Apple un vantaggio selettivo” avendo consentito loro di non imputare alle loro filiali irlandesi i redditi ottenuti dalle vendite fuori dall’America. Per il Tribunale “la Commissione avrebbe dovuto dimostrare che il reddito rappresentava il valore delle attività realmente portate avanti dalle filiali irlandesi”. Inoltre “la Commissione non è riuscita a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda”.
“Nonostante il Tribunale si rammarichi della natura incompleta e talvolta inconsistente del tax ruling contestato, i difetti individuati dalla Commissione non sono, da soli, sufficienti a provare l’esistenza di un vantaggio”, scrive il Tribunale.
Ansa