Un gruppo di ricercatori e studenti dell’Università del Salento e dell’Istituto italiano di tecnologia – Center for Biomolecular Technologies di Lecce, ha messo a punto un cerotto spray capace di individuare la presenza di infezioni batteriche. Il dispositivo medico, chiamato Cibi spray (Coating indicator of bacterial infection), si propone come strumento ecologico e di facile applicazione che coniuga ricerca e impresa, in quanto promette interessanti sviluppi dell’idea anche in campo imprenditoriale. Ideato da Annika Müsse e Gaia de Marzo , che seguono i corsi di dottorato di ricerca in Scienze Biologiche e Ingegneria dei Materiali congiunti, sotto la supervisione del professor Massimo De Vittorio, il progetto è maturato nell’ambito della terza edizione del CLab@Salento – Contamination Lab dell’ateneo salentino, Laboratorio per creare e innovare coordinato dai docenti Giuseppe Maruccio e Giustina Secundo, tra i 22 finanziati dal Miur presso gli atenei italiani. In questo contesto, con la formazione di un gruppo interdisciplinare che ha visto gli studenti salentini del corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale Piera Giorgia Ciullo, Marco Pagliara, Cristian Potenza e Vincenzo Tarentini occuparsi degli aspetti manageriali del progetto, Cibi Spray ha vinto il premio per il Miglior pitch (2.400 euro da spendere in servizi e acquisiti, più altri 500 euro assegnati da The Qube per un percorso di finanza agevolata) e il contest nazionale del CLab Italian Network.