Mare, con i 130 chilometri di coste adriatiche e una decina di località bandiere blu come Giulianova e San Salvo, ma anche parchi nazionali e borghi: l’Abruzzo si prepara alla stagione estiva con un’offerta diversificata che punta sui grandi spazi in grado di garantire la sicurezza anche in epoca di Covid-19. L’offerta alternativa è rappresentata dai tanti borghi di pietra, i sentieri immersi tra i monti le vette da scalare all’interno della regione. Percorsi di montagna da affrontare a cavallo, a piedi o in bici, dall’Ippovia del Gran Sasso alle falde della catena del Velino Sirente.
Le previsioni sono confortanti: le prenotazioni per il mare sono in lenta ripresa, anche dall’estero, nonostante le limitazioni e i distanziamenti in spiaggia per la pandemia, e per la montagna si ipotizza addirittura di triplicare le presenze rispetto all’anno scorso.
Intanto è già partita la stagione a Pescara, città della costa adriatica vivace con i suoi locali, lounge bar e ristoranti, e meta di turismo balneare grazie alle sue spiagge sabbiose. Nonostante la pandemia, gli stabilimenti balneari nel primo fine settimana d’estate con sole e temperature calde hanno già registrato il pienone. Situazione destinata a ripetersi anche in questo ultimo week end di giugno: dopo oltre due mesi di lockdown, la voglia di vacanza e di mare si fa sempre più forte. I lidi sono attrezzati e pronti a ricevere bagnanti e turisti, che dopo una giornata passata in spiaggia potranno scegliere come passare la serata. La vita notturna è già ripresa, con i luoghi della movida, in particolare l’area di piazza Muzii – distretto ‘food & beverage’ più grande d’Abruzzo – piena di giovani.
Da luglio tornerà ad animarsi anche Pescara vecchia con le cene del giovedì unico, iniziativa che l’estate scorsa ha richiamato fino a 400 persone da tutto l’Abruzzo che hanno potuto passare la serata degustando i vari menù dei ristoranti, bar e locali di corso Manthoné, via delle Caserme, piazza Unione e piazza Garibaldi. bruzzesi e non si ritroveranno in riva all’adriatico anche per i Premi internazionali Flaiano e il Pescara Jazz, manifestazioni prestigiose che terranno conto delle misure anti contagio. Il Flaiano Film Festival (27 giugno -3 luglio), con 21 film in 3 sezioni: Concorso Flaiano opera prima e seconda, Panorama contemporaneo e Cinema restaurato in collaborazione con la Cineteca di Bologna, si terrà al Teatro Monumento D’Annunzio. Location che ospiterà anche le serate del 4 e 5 luglio dedicate alla premiazione dei vincitori dei Premi di Narrativa e Italianista e dei vincitori delle sezioni Teatro, Cinema, Radio e Televisione. Per l’occasione saranno a Pescara Javier Cercas, scrittore e saggista spagnolo, vincitore del Super Flaiano Internazionale di Letteratura 2020, e l’attrice britannica Helen Mirren, Premio Oscar per “The Queen”, che riceverà il Pegaso d’Oro alla carriera. Paolo Fresu, Aires Tango con Ralph Towner, Claudio Filippini, Maria Pia De Vito animeranno invece il Pescara Jazz, in programma dal 9 al 19 luglio al Teatro D’Annunzio e al Marina di Pescara. Al centro della programmazione il rispetto del lavoro e il rilancio di un settore messo in difficoltà dall’emergenza sanitaria. Protagonisti dell’edizione 2020 gli artisti italiani, in particolare abruzzesi. Con l’allentamento delle restrizioni negli spostamenti, l’Abruzzo torna anche ad essere collegato con il resto dell’Europa. La ripresa dei voli, oltre a sostenere l’economia e il turismo regionale da cui dipendono migliaia di posti di lavoro, offrirà anche l’opportunità di favorire i flussi di passeggeri business e leisure dall’aeroporto di Pescara verso le altre regioni italiane, con collegamenti diretti tutto l’anno, e verso le più importanti e gettonate destinazioni europee, ossia Regno Unito, Germania, Belgio, Romania e Spagna. I viaggiatori europei che arriveranno all’aeroporto pescarese potranno scoprire l’Abruzzo terra ricca di storia, tradizioni e cultura: dalla bellezza dei tramonti sulla costa dei Trabocchi alla silhouette delle vette che si stagliano imponenti, dall’atmosfera suggestiva dei borghi ove il tempo sembra essersi fermato, all’ottima cucina regionale che soddisferà anche i palati più esigenti. Un’app per gestire le file, un protocollo sanitario con strategie per affrontare eventuali emergenze, percorsi ciclabili, cartellonistica coordinata, portale informativo con sistema Dms (Destination Management System) accessibile a enti pubblici e attività private: quindici Comuni dell’Alto Sangro, dell’area del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e dell’Alta Valle del Sagittario, con capofila Castel di Sangro, hanno stretto una “grande alleanza” anti Covid-19, con la regia della Dmc Alto Sangro Turismo. Un piccolo tassello di un mosaico di offerte per il turista che dopo la parentesi di lockdown, stanno traghettando i Comuni montani interni dell’Aquilano verso un’estate ‘sold-out’”. Il sindaco di Rocca di Mezzo, (1.500 abitanti della Comunità Montana Sirentina) Mauro Di Ciccio non ha dubbi: “Io prevedo il tutto esaurito, perché secondo me quest’anno sarà l’anno del ‘turismo di prossimità’, e l’anno dove la montagna sarà un po’ ‘attenzionata’ rispetto alla costa per una questione di spazi, di verde, che spinge a trovare modalità diverse di vivere la vacanza. Rocca di Mezzo – ha aggiunto – per sua vocazione e perché vicino a Roma con le sue 6 mila seconde abitazioni, (con punte di presenze che arrivano anche alle 15 mila unità in estate) si avvia al tutto esaurito. Le stesse agenzie immobiliari mi hanno detto che sono quasi esaurite le case da affittare”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino del Comune di Santo Stefano di Sessanio, Fabio Santavicca, il piccolo borgo in cui Daniele Kihlgren, imprenditore italo svedese, ha deciso una ventina di anni fa di investire nel recupero del paese ricavando, da vecchie case ristrutturate seguendo un criterio filologico, un albergo diffuso. Un progetto che ha rilanciato l’economia del piccolo borgo, divenuto in poco tempo una meta turistica conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. “Se le premesse sono queste la stagione turistica sta andando benissimo, c’è gente che gira. Con la riapertura delle attività dopo la fase di lockdown, – ha detto Santavicca – sono fioccate le prenotazioni anche nei giorni infrasettimanali. Le presenze ci sono anche più degli altri anni. L’organizzazione degli eventi sarà limitata causa norme Covid e su questo ci stiamo ancora organizzando”. Sagre, fiere, campi estivi e centri benessere. Alberghi e ristoranti. Anche Roccaraso affronta così la fase 3 per il proprio rilancio. Anche qui la montagna più amata dai napoletani, che da queste parti hanno case di proprietà e affollano ogni estate hotel e residence, lascia ben sperare. Per luglio, però, ci saranno novità. La più importante riguarda l’apertura, dopo oltre 12 anni, degli impianti sciistici in periodo estivo.