I numeri dell’associazione delle aziende metalmeccaniche: “Produzione dimezzata da febbraio a maggio”
Un’impresa metalmeccanica su tre pensa di tagliare il proprio organico in relazione alla crisi seguita all’esplosione dell’epidemia di coronavirus e al successivo lockdown. E’ quanto mette in evidenza l’indagine trimestrale di Federmeccanica secondo cui, sulla base delle indicazioni emerse, “la fase recessiva dovrebbe protrarsi anche nel corso del secondo trimestre”, con il 34%, un’azienda su tre, che “ritiene di dover ridimensionare, nel corso dei prossimi sei mesi, gli attuali livelli occupazionali”.
Non solo, “il 63% delle imprese intervistate dichiara un portafoglio ordini in peggioramento e il 71% prevede ulteriori cali di produzione rispetto al primo trimestre””. Peggiora anche “la situazione della liquidità aziendale ritenuta cattiva o pessima dal 32% degli intervistati”.
L’associazione delle imprese mette poi in luce numeri drammatici sull’andamento della produzione rispetto all’era pre-Covid. “Complessivamente i volumi di produzione metalmeccanica realizzati nel mese di aprile risultano più che dimezzati (-54,6%) rispetto a febbraio”, sottolinea l’indagine. “Risultato peggiore delle dinamiche produttive dell’intero comparto industriale”, diminuite nello stesso periodo “del 42,1%”, e “di gran lunga sfavorevole nel confronto con le fasi recessive del 2008-2009 e del 2011”
Repubblica