In Lombardia sono oltre 4 mila gli operatori ambulanti nell’alimentare che rappresentano un punto di riferimento per i consumatori e per i produttori agricoli. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi in occasione dell’inizio della fase 2, che prevede in diversi casi ancora vincoli per il commercio ambulante con limitazioni per lo svolgimento di sagre e fiere. A livello provinciale, Milano guida la classifica per numero di ambulanti di prodotti alimentari con circa 1.700 attività. Le bancarelle – sottolinea la Coldiretti – sono importanti per rifornire le dispense degli italiani di frutta, verdura, salumi, formaggi, carne, pesce e anche per lo street food che ha fatto segnare una vera e propria esplosione negli ultimi anni. Nell’ultima estate sette italiani su dieci (69%) hanno scelto di consumare cibo di strada con una domanda che concilia la praticità con il costo contenuto e rappresenta una forma di vendita particolarmente apprezzata, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè. A livello nazionale, in Italia sono circa 34 mila gli operatori ambulanti nell’alimentare. A sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta alimentare in questo settore ci sono gli oltre mille mercati degli agricoltori che – precisa l’associazione degli agricoltori – si sono diffusi in molte grandi e piccole città italiane grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale.