Ricavi in crescita del 3,6% nel primo trimestre per Cerved, che ha chiuso il periodo a 121,8 milioni; tiene l’utile netto di gruppo, mentre l’utile adjusted sale dell’8,7%. Cerved, informa una nota, ha anche sottoscritto un contratto di finanziamento da 713 milioni per rifinanziare il debito esistente: le risorse, che arrivano da un pool di banche, verranno utilizzate per il rimborso dell’indebitamento derivante da un contratto di finanziamento in pool sottoscritto in data 30 luglio 2015 e successivamente modificato nel febbraio 2018, per un importo originario complessivo pari a 660 milioni, e da un contratto di finanziamento bilaterale con Cassa di Ravenna per un importo originario pari ad 18 milioni. “Nel primo trimestre del 2020 Cerved ha proseguito la crescita, confermando la forte resilienza del business anche in un contesto in rapido deterioramento. Fino a febbraio la società ha mostrato tassi in linea con le aspettative in tutte le aree di business; a seguito del lockdown di marzo l’impatto Covid-19 ha cominciato a manifestarsi ed è aumentato nel mese di aprile. In particolare la Società ha ravvisato un calo marcato nelle attività collegate alle transazioni immobiliari ed al consumo di dati da parte di piccole e medie imprese soggette a lockdown. Le altre linee di business, principalmente i servizi a banche e grandi aziende, non hanno avuto contrazioni significative. In una fase di forte incertezza, abbiamo lanciato iniziative e servizi ad hoc per misurare gli impatti del Covid-19 sull’economia italiana e sul portafoglio clienti di banche e imprese; stiamo inoltre supportando le banche ad evadere rapidamente il gran numero di istruttorie per il Fondo Centrale di Garanzia, che con il Decreto Liquidità hanno evidenziato un forte incremento”, ha sottolineato l’ad Andrea Mignanelli.